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domenica 20 dicembre 2015

Asylum Scholar - Il trattenimento degli stranieri nel diritto internazionale e dell'Unione europea

Ancora una nuova tesi per la nostra rubrica Asylum Scholar che sta diventando sempre più ricca di settimana in settimana, grazie ai vostri contributi. A breve riorganizzeremo anche la pagina dedicata sul nostro sito, al fine di rendere i contenuti più facilmente fruibili. 
La tesi di oggi, dal titolo "Il trattenimento degli stranieri nel diritto internazionale e dell'Unione europea", è di Annapaola Ammirati e contiene tra le altre cose anche un riferimento specifico al tema del trattenimento dei richiedenti asilo.
Nelle prossime righe come sempre una breve introduzione della stessa autrice e, in fondo, il link alla tesi completa.

Buona lettura!


Il trattenimento degli stranieri nel diritto internazionale e dell'Unione europea
Annapaola Ammirati
Università Cattolica del Sacro Cuore

lunedì 14 dicembre 2015

Analisi articolo per articolo della nuova Direttiva Accoglienza (Direttiva 2013/33/UE) - La scheda di Asilo in Europa

Negli scorsi mesi abbiamo pubblicato su questo blog l'analisi di tutti gli atti giuridici dell'Unione europea che compongono il Sistema europeo comune di asilo.
In particolare, abbiamo analizzato:
- il nuovo Regolamento Dublino, c.d. Regolamento Dublino 3 (Regolamento UE n° 604/2013)
- il nuovo Regolamento Eurodac (Regolamento UE n° 603/2013)
- la nuova Direttiva Procedure (Direttiva 2013/32/UE)
- la nuova Direttiva Qualifiche (Direttiva 2011/95/UE)
- le Decisioni sulla ricollocazione di richiedenti asilo da Italia e Grecia (Decisioni 1523 e 1601 del 2105).

Le relative schede analitiche si trovano, assieme ad altro materiale, nella colonna di destra del blog, sotto la voce "Testi rilevanti"
Mancava solo l'analisi della nuova Direttiva AccoglienzaE' dunque con grande piacere che oggi pubblichiamo l'analisi articolo per articolo anche di questa direttiva. La scheda è particolarmente dettagliata e crediamo di grande interesse per chi opera nel settore.

Nell'augurarvi buona lettura siamo come sempre ben contenti di ricevere al nostro indirizzo email commenti o segnalazioni di errori.



ANALISI DELLA DIRETTIVA ACCOGLIENZA




giovedì 10 dicembre 2015

Asylum Scholar - The high seas as the sovereign frontier. Securing the border or saving the migrants?

Nuova tesi per la nostra rubrica Asylum Scholar, che sta diventando ogni settimana più ricca. Oggi pubblichiamo l'elaborato di Naja Thaulov Kofoed, dal titolo "The high seas as the sovereign frontier – Securing the border or saving the migrants?". 

Come sempre, segue una breve presentazione scritta dall'autrice. La versione integrale della tesi è invece scaricabile dal nostro sito.

Buona lettura!


The high seas as the sovereign frontier – Securing the border or saving the migrants?

Naja Thaulov Kofoed

Master thesis, Spring 2015
Global Refugee Studies
Aalborg University, Copenhagen


giovedì 26 novembre 2015

Asylum Scholar - The prominence of the body as an instrument of border control. Assessing the age of unaccompanied migrant children in the European Union

Pubblichiamo oggi una nuova tesi per la nostra rubrica "Asylum Scholar". 
Oggi è la volta di Denise Venturi, con un lavoro particolarmente interessante dal titolo "The prominence of the body as an instrument of border control. Assessing the age of unaccompanied migrant children in the European Union". 

Sotto, una breve presentazione scritta dalla stessa autrice. La versione integrale della tesi è invece come sempre scaricabile dal nostro sito


Continuate a inviarci i vostri lavori e....buona lettura!


"The prominence of the body as an instrument of border control. Assessing the age of unaccompanied migrant children in the European Union"
Denise Venturi
European Master's Degree in Human Rights and Democratisation
EIUC, Venice, Italy - KU, Leuven, Belgium

lunedì 23 novembre 2015

La crisi dell'asilo in Europa - parte 2. L'elenco comune dell'UE di Paesi di origine sicuri.

Dopo aver pubblicato alcune settimane fa la nostra analisi e i nostri commenti alle Decisioni in materia di ricollocazione, oggi ci occupiamo di un'altra delle risposte che l'Unione europea sta tentando di dare alla crisi dell'asilo in Europa

Parliamo dell'elenco comune dell'UE di "Paesi di origine sicuri”. 
Di cosa si tratta? Lo spieghiamo nelle prossime righe, entrando nel dettaglio della proposta della Commissione europea e proponendo alcune conclusioni.

Premessa
Intanto occorre dire che, ad oggi, si tratta ancora, come detto sopra, di una proposta. Più precisamente, di una proposta di Regolamento, finalizzato a stabilire un elenco comune a livello UE di Paesi terzi considerati “Paesi di origine sicuri”, modificando la Direttiva Procedure. Tale proposta dovrà essere discussa, secondo la c.d. procedura ordinaria – dunque con il coinvolgimento a pieno titolo del Parlamento europeo – ed approvata, prima di entrare in vigore. La base giuridica è l'art. 78 par. 2 lett. d) del TFUE, che è la base giuridica per l'adozione di misure sulle procedure comuni per l'ottenimento e la perdita della protezione internazionale.
Per quanto riguarda gli Stati membri che hanno una “posizione particolare” in materia di politiche europee di immigrazione e asilo, il Regno Unito e l'Irlanda hanno la possibilità di partecipare all'adozione di questo Regolamento ed essere dunque vincolati dallo stesso una volta che sarà approvato ed entrerà in vigore; la Danimarca invece non partecipa. 

Cosa si intende per “Paese di origine sicuro”?

venerdì 16 ottobre 2015

Asilo negli Stati europei. SVIZZERA - Parte 6. Il contenuto della protezione

Ultima parte della nostra scheda sul sistema di asilo svizzero*. Dopo aver presentato i principali dati, aver fatto una panoramica sulle modalità di avvio della procedura e sull'accoglienza per i richiedenti asilo, dopo aver parlato dell'esame della domanda di asilo (incluse modalità di ricorso giurisdizionale), è oggi il momento di occuparci del contenuto della protezione. 
Quali diritti conseguono al riconoscimento? Permesso di soggiorno, titolo di viaggio, ricongiungimento familiare e molto altro in questa sesta (e ultima) parte. 

Di nuovo un grazie sentito alla Fondazione Svizzera del Servizio Sociale Internazionale che ci ha permesso di sapere qualcosa di più di un Paese vicino e decisamente importante ai nostri fini. 

Buona lettura!


lunedì 12 ottobre 2015

Asylum Scholar - Protezione internazionale in casi di arrivi straordinari in Italia dai primi anni '90

Iniziamo la settimana pubblicando una nuova tesi per la nostra rubrica "Asylum Scholar". Oggi è la volta di Gabriella Morrone, con una tesi dal titolo "International protection in case of extraordinary arrivals in Italy from the early 1990s to 2012". 

Sotto, una breve presentazione scritta dalla stessa autrice. La versione integrale della tesi è invece come sempre scaricabile dalla pagina dedicata del nostro sito

Continuate a inviarci i vostri lavori e....buona lettura!

International protection in case of extraordinary arrivals in Italy from the early 1990s to 2012
Senior Dissertation, John Cabot University

martedì 6 ottobre 2015

La crisi dell'asilo in Europa - parte 1. La ricollocazione dei richiedenti asilo fra gli Stati europei. Cos'è, come funziona? Analisi delle Decisioni 1523 e 1601 del 2015

Sono state diverse le novità interessanti ai nostri fini in queste ultime settimane. Quelle in cui migliaia e migliaia di persone hanno marciato per l'Europa, soprattutto lungo la “rotta dei Balcani”, attraversando frontiere e scatenando reazioni forti, tanto di solidarietà quanto di rigetto, nell'opinione pubblica europea. Nel frattempo non si sono mai interrotti gli arrivi – e purtroppo i morti – anche lungo la “rotta del Mediterraneo”, così come i tentativi di entrare in Europa dal Marocco.
Di fronte a tutto questo, di fronte a una situazione da più parti definita “senza precedenti”, con l'estate alle spalle (e con essa probabilmente i picchi di arrivi) ma con la stagione fredda alle porte (e i rischi e le complicazioni che questo comporta), gli Stati membri dell'Unione Europea, ancora una volta, hanno preferito reagire in ordine sparso e non coordinato, scegliendo strade diverse. Chi ha chiuso, anche fisicamente, le frontiere; chi ha preferito dichiarazioni (e atti) di grande apertura verso alcune delle persone “in transito” (specialmente i siriani). Chi ha invocato “più Europa”, chi “meno ingerenza dell'Unione europea”. Chi ha accusato e messo in forte discussione Schengen. Chi semplicemente è rimasto a guardare.
Ma, al di là di tutto questo, quali sono gli atti giuridici davvero adottati dalle istituzioni europee? Ricollocazione? Reinsediamento? Lista di Paesi di origine sicuri? Rimpatri? Hotspot? Normale che, in queste settimane frenetiche, si sia fatta anche un po' di confusione

Cerchiamo dunque di fare chiarezza, andando a vedere da vicino cosa, ad oggi, è stato approvato e cosa invece è per il momento soltanto una proposta. Lo faremo in diversi post che pubblicheremo nelle prossime settimane, sotto il titolo “La crisi dell'asilo in Europa” (pagina raggiungibile anche dall'elenco sotto all'intestazione del blog)  . 

Oggi ci occupiamo, nelle righe che seguono, delle Decisioni già adottate – e in vigore – in materia di ricollocazione dei richiedenti asilo. A breve pubblicheremo poi l'analisi della proposta di introdurre nel regolamento Dublino un meccanismo di ricollocazione in situazione di crisi (cercando dunque una risposta strutturale e non più “estemporanea” e da negoziare ogni volta), un'analisi della proposta di creare una lista comune UE di Paesi di origine sicuri e tutte le altre analisi.
Come al solito, continuate a seguirci (qui e sui social network), inviateci i vostri commenti, i vostri suggerimenti e...buona lettura!


venerdì 25 settembre 2015

Asylum Scholar - L'evoluzione del non-refoulement nel tempo

In attesa di pubblicare (a breve) la nostra analisi sulle molte novità di questi giorni, oggi ci dedichiamo alla rubrica Asylum Scholar.

Lo facciamo con una tesi di Federica Molossi, dal titolo "L'evoluzione del non-refoulement nel tempo. Controlli extra-territoriali e accesso alla protezione."
Come al solito, nelle prossime righe pubblichiamo un breve abstract scritto dalla stessa autrice, rimandando alla pagina dedicata del nostro sito chi volesse scaricare la tesi completa (e tutte le altre tesi che ci avete inviato finora). 

Continuate a inviarci i vostri elaborati!
Buona lettura.


sabato 19 settembre 2015

Asilo negli Stati europei. SVIZZERA - Parte 5. Fase giurisdizionale

Nuova puntata della nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo svizzero*. 
Dopo aver pubblicato i principali dati, esserci occupati delle modalità di avvio della procedura, dell'accoglienza ai richiedenti asilo e dell'esame della domanda di protezione internazionale, oggi parliamo della fase giurisdizionale. Cosa si può fare in caso di rigetto della domanda o di una decisione di "non entrata nel merito"? Quali sono le scadenze da rispettare ed entro quanto tempo il tribunale rende le sue decisioni?

Buona lettura!

SVIZZERA 
Parte 5 - Fase giurisdizionale

domenica 13 settembre 2015

Asylum Scholar - Pubblicazione di una nuova tesi sul nostro sito

Continuiamo la pubblicazione delle tesi ed elaborati che ci state inviando, aventi ad oggetto il tema dell'asilo. Oggi è la volta di Valentina Saso, con una tesi dal titolo "I diritti dei rifugiati in Unione Europea: uno studio sugli strumenti legali attuali nell’ambito del diritto dell’Unione Europea". 
Sotto, una breve presentazione scritta dalla stessa autrice. La tesi completa è invece scaricabile dalla nostra pagina dedicata, dove si possono trovare tutte le tesi che pubblicheremo. 

Buona lettura!


I diritti dei rifugiati in Unione Europea: uno studio sugli strumenti legali attuali nell’ambito del diritto dell’Unione Europea

Tesi di Laurea Magistrale (LL.M) in Diritto Pubblico Internazionale (redatta in lingua inglese - titolo originale "Securing Refugee’s Rights in EU: a study on the current legal instruments under European Union Law"), 2011. Valentina Saso


mercoledì 2 settembre 2015

Asilo negli Stati europei. Svizzera - Parte 4. Esame della domanda

Quarta puntata della nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo svizzero*. Oggi è il giorno dell'esame della domanda di asilo
Buona lettura!

SVIZZERA
Parte 4 - Esame della domanda

Se, in seguito al primo colloquio (V. Parte 2 - Avvio della procedura), è dato il presupposto di entrare in merito ad una domanda d’asilo, la SEM (Segreteria di Stato della migrazione) effettua un secondo colloquio allo scopo di esaminare se la persona soddisfa la qualità di rifugiato ai sensi dell’art. 3 della Legge sull’Asilo (LAsi). 
Il secondo colloquio si svolge in media un anno dopo il primo ed è condotto da un funzionario della SEM (che non deve lo stesso del primo colloquio) in presenza dell’interprete e di un osservatore di una ONG


giovedì 27 agosto 2015

Asilo negli Stati europei. Svizzera - Parte 3. Accoglienza dei richiedenti asilo

Pubblichiamo oggi la terza puntata della nostra scheda sul sistema di asilo svizzero*. 
Dopo aver fornito qualche dato e alcune informazioni su come e dove si avvia la procedura di asilo, ci occupiamo oggi di un tema come sempre "sensibile": quello dell'accoglienza dei richiedenti asilo. 
Peraltro, riteniamo particolarmente interessanti queste informazioni, così come quelle fornite su tutti gli altri Paesi che abbiamo analizzato, per capire come potrebbe evolversi il sistema di accoglienza italiano nel prossimo futuro.


SVIZZERA
Parte 3 - Accoglienza dei richiedenti asilo

lunedì 24 agosto 2015

Assenza dei controlli alle frontiere interne, misure equivalenti, ripristino eccezionale e temporaneo dei controlli. Cosa dice il diritto UE?

Recenti episodi, largamente noti, di “chiusura” delle frontiere interne all'Unione europea ci offrono lo spunto per approfondire un tema d'indubbio interesse ai nostri fini, quale quello della legittimità, ai sensi del diritto europeo, del ripristino unilaterale dei controlli di frontiera.

Introduzione – Il “caso Ventimiglia”
Nei fatti, è la seconda volta in poco più di quattro anni che la Francia decide unilateralmente di reintrodurre de facto i controlli di frontiera nella zona di Ventimiglia.

La prima era stata nel 2011, dopo l'avvicendarsi delle rivolte in Nord Africa, ricordate con l'espressione “primavera araba”. Iniziativa, quella francese, che la Commissione europea aveva in seguito ritenuto compatibile con il diritto UE.
Oggi, nell'estate del 2015, la Francia ha disposto nuovamente un blocco dei cittadini di Paesi terzi provenienti dal territorio italiano (via Ventimiglia).

In occasione dell'incontro che si è tenuto il 21 giugno scorso tra Matteo Renzi e François Hollande, a margine della visita di quest'ultimo all’Expo di Milano, il Capo di Stato francese ha dichiarato che la Francia, con il blocco dei migranti a Ventimiglia, non ha fatto altro che applicare le regole dell'UE e che la frontiera non è stata chiusa, ma sono stati stabiliti dei controlli. 
A sua volta, nel rigettare il ricorso presentato da tre associazioni, in una ordinanza del 29 giugno, il Consiglio di Stato francese ha concluso che i controlli di frontiera imposti nella zona di Ventimiglia sono legittimi e non violano in nessun modo l'accordo di Schengen, in quanto la soppressione dei controlli sistematici alle frontiere da questo introdotto non preclude alle autorità francesi di eseguire controlli sull'identità delle persone.

Senza voler entrare nel merito di quell'ordinanza, né di quanto successo alla frontiera di Ventimiglia tra Francia e Italia (per la cui analisi rimandiamo a questo documento di asgi), ci preme chiarire quando si possa parlare di esercizio legittimo di competenze di polizia o, piuttosto, di reintroduzione (consentita o meno) di controlli a una frontiera interna.

Ciò, peraltro, risulta tanto più utile in quanto anche altri Paesi hanno adottato o hanno minacciato di adottare un sistema rigido di controlli.
La risposta a questo quesito ci impone di ricordare innanzitutto il quadro giuridico rilevante. 


mercoledì 19 agosto 2015

Asilo negli Stati europei. Svizzera - parte 2. Avvio della procedura

Seconda puntata della scheda sul funzionamento del sistema di asilo in Svizzera*. 
Dopo aver fornito alcuni dati nel precedente post, ci occupiamo oggi della fase di avvio della procedura: deposito della domanda, primo colloquio per decidere se entrare nel merito della domanda di asilo, procedura Dublino.
Nelle prossime puntate descriveremo invece le modalità di accoglienza dei richiedenti asilo e l'esame delle domande. 

Buona lettura!


SVIZZERA
Parte 2 - Avvio della procedura

L’organismo che in Svizzera gestisce la fase procedurale è la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM), dipendente dal Dipartimento Federale di Giustizia e Polizia: ha sede a Berna ed è presente sul territorio nazionale solo nei Centri di Registrazione e Procedura (CRP). 


venerdì 14 agosto 2015

Asilo negli Stati europei. Svizzera - parte 1. I dati

Torniamo oggi ad occuparci di una delle nostre prime rubriche: Asilo negli Stati europei. 
Come sa chi segue questo blog da più tempo, all'interno di Asilo negli Stati europei cerchiamo di fornire alcune informazioni di minima sul funzionamento dei sistemi di asilo in altri Paesi, concentrandoci in particolare su: - dati; - accesso alla procedura di asilo; - accoglienza per i richiedenti asilo; - esame della domanda; - fase giurisdizionale; - contenuto della protezione. 

Ad oggi abbiamo pubblicato schede relative a Francia, Irlanda, Belgio, Malta, Regno Unito, Polonia e Spagna. Tutte sono facilmente recuperabili da qui
Oggi pubblichiamo la prima parte di una nuova scheda, relativa alla Svizzera, scritta appositamente per il blog della nostra associazione dalla "Fondazione Svizzera del Servizio Sociale Internazionale" (che ovviamente ringraziamo molto). Nei prossimi giorni proseguiremo con le altre parti della scheda su accesso alla procedura, accoglienza, esame della domanda, etc.. 
Buona lettura!


Premessa
La Svizzera non fa parte dell’Unione Europea, ma definisce le sue relazioni con quest’ultima attraverso degli accordi bilaterali negoziati direttamente con la Commissione Europea. In particolare, la Svizzera ha aderito nel 2005 agli accordi di Schengen e Dublino, che sono entrati in vigore il 12 dicembre 2008. Nell’attuale contesto, la Svizzera non partecipa ai negoziati tra i Paesi membri dell’UE in materia di ripartizione di richiedenti asilo, riservandosi la possibilità  di partecipare con una quota.


SVIZZERA
1. I dati

lunedì 10 agosto 2015

Letture per l'estate

Quelli appena trascorsi sono stati mesi complicati e molto importanti, densi di novità. Attraverso i nostri interventi, le nostre analisi, speriamo di aver contribuito ad una migliore comprensione di quanto sta avvenendo. 
Asilo in Europa non va in vacanza e nelle prossime settimane continueremo a pubblicare. Tuttavia, ci sembra il momento giusto per ripercorrere assieme i passaggi più importanti che hanno caratterizzato quest'ultimo periodo. Pertanto (per chi se li fosse persi o volesse ritrovarli facilmente), nelle righe che seguono, vi proponiamo i link ai seguenti post:

  • la nostra analisi dell'Agenda europea sull'immigrazione, della proposta di ricollocazione di richiedenti asilo da Italia e Grecia verso altri Paesi europei e della Raccomandazione sul programma di reinsediamento europeo da Paesi terzi
  • la nostra analisi articolo per articolo della nuova Direttiva Procedure
  • la nostra analisi del nuovo Regolamento Eurodac
  • i resoconti di convegni e conferenze che abbiamo organizzato o a cui abbiamo partecipato ("Sulla stessa barca" e la conferenza annuale di Escapes)
e molto altro ancora. 

Buona estate e buona lettura!

lunedì 3 agosto 2015

Analisi articolo per articolo della nuova Direttiva Procedure (Direttiva 2013/32/UE) - La scheda di Asilo in Europa

Come noto, il 29 giugno 2013 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea gli atti legislativi mancanti per completare la “revisione” di tutte le principali norme del Sistema europeo comune di asilo.
In particolare, sono stati pubblicati:
- il nuovo Regolamento Dublino, c.d. Regolamento Dublino 3 (Regolamento UE n° 604/2013)
- il nuovo Regolamento Eurodac (Regolamento UE n° 603/2013)
- la nuova Direttiva Accoglienza (Direttiva 2013/33/UE)
- la nuova Direttiva Procedure (Direttiva 2013/32/UE)

La nuova Direttiva Qualifiche (Direttiva 2011/95/UE) era invece stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 20 dicembre 2011. 

Sul nostro blog abbiamo già pubblicato l'analisi del nuovo Regolamento Dublino, della nuova Direttiva Qualifiche e del nuovo Regolamento Eurodac

Con grande piacere, visto anche il grande interesse raccolto dalle precedenti schede, pubblichiamo oggi l'analisi articolo per articolo della nuova Direttiva Procedure, cioè dello strumento che fissa i criteri europei comuni per l'esame delle domande di protezione internazionale presentate nei vari Stati membri, oltre che per la revoca dello status di protezione internazionale. 
La scheda che presentiamo oggi rimarrà poi facilmente accessibile dalla colonna di destra, sotto la voce "Testi rilevanti", così come tutti gli atti legislativi da noi analizzati.

Nell'augurarvi buona lettura siamo come sempre ben contenti di ricevere al nostro indirizzo email commenti o segnalazioni di errori e mancanze.



ANALISI DELLA DIRETTIVA PROCEDURE




giovedì 30 luglio 2015

Emergenza senza fine o fine dell'emergenza? Il resoconto degli interventi del panel condotto dall'associazione Asilo in Europa per la conferenza annuale di Escapes (11 e 12 giugno 2015)

Care lettrici e cari lettori,
pubblichiamo oggi un breve report del panel che abbiamo condotto nel corso della recente conferenza annuale di Escapes - Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate, "Da Mare Nostrum a Triton. Protezione, controllo e sistemi di accoglienza", che si è svolta a Milano nei giorni 11 e 12 giugno 2015. 

Il panel - "Emergenza senza fine o fine dell'emergenza? Quali prospettive per l'accoglienza in Italia?" - ha raccolto un'ottima partecipazione di pubblico e rappresentato un importante spazio di incontro tra operatori del settore e mondo della ricerca, all'interno del quale è stato possibile riflettere sullo stato dell'arte e sulle prospettive dell'accoglienza in Italia, alla luce delle recenti trasformazioni che l'hanno investita. 
Il taglio dell'incontro è stato molto operativo e la grande varietà dei casi trattati ha offerto una preziosa fotografia sulle dinamiche che stanno caratterizzando l'accoglienza, in senso negativo (emergenza ed effetti conseguenti) e positivo (accoglienza diffusa, rete territoriale).
Buona lettura!

lunedì 27 luglio 2015

Asylum Scholar - Pubblicazione di una nuova tesi sul nostro sito

Continuiamo la pubblicazione delle tesi ed elaborati che ci state inviando, aventi ad oggetto il tema dell'asilo. Oggi è la volta dell'elaborato di Chiara De Capitani, dal titolo "The new Common European Asylum System: an analysis of the progress made by the European Union since the Geneva Convention on refugees of 1951." 
Sotto, una breve presentazione scritta dalla stessa autrice. La tesi completa è invece scaricabile dalla nostra pagina dedicata, dove si possono trovare tutte le tesi che pubblicheremo. 
Buona lettura!


The new Common European Asylum System: an analysis of the progress made by the European Union since the Geneva Convention on refugees of 1951.

Tesi di Laurea Magistrale in Organizzazione Politica Europea (redatta in lingua Inglese), 2013. 

Studio comparato del diritto d'asilo dalla Convenzione di Ginevra del 1951 al pacchetto asilo adottato nel Giugno 2013.

lunedì 20 luglio 2015

Il nuovo Regolamento Eurodac (603/2013) per la raccolta e comparazione delle impronte digitali si applica a partire da oggi

Un po' in sordina, a partire da oggi, 20 luglio 2015, ha cominciato ad applicarsi il nuovo Regolamento Eurodac (Regolamento UE n° 603/2013), approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 26 giugno 2013 contemporaneamente al nuovo Regolamento Dublino 3 (Regolamento UE n° 604/2013) che si applica invece già dal 1° gennaio 2014 (si veda la nostra Guida al Regolamento Dublino). 
Sempre da oggi sono di conseguenza abrogati il vecchio Regolamento Eurodac (Regolamento CE n° 2725/2000) e il suo regolamento applicativo (il Regolamento CE n° 407/2002).



Base giuridica: art. 78 par. 2 lett. e); art. 87 par. 2 lett. a); art. 88 par. 2 lett. a)

Il nuovo regolamento Eurodac è uno strumento molto più ampio del suo predecessore. Gli articoli sono passati da appena 27 a 46 e il preambolo consiste di ben 54 Considerando (rispetto ai 23 del vecchio regolamento). Inoltre, la necessità di individuare con maggiore precisione i dati da trasmettere, le modalità di trasmissione e conservazione degli stessi, nonché le nuove modalità di accesso a tali dati e i diritti dell'interessato, hanno dato vita a un atto giuridico estremamente complesso che in questa scheda analizziamo in maniera approfondita ma solo parziale, limitandoci a rispondere a quelle che ci sembrano le domande più interessanti ai nostri fini, senza addentrarci in un'analisi articolo per articolo.


Cos'è Eurodac e a cosa serve?


lunedì 6 luglio 2015

Conclusioni del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno - La nostra analisi

Il 25 e 26 giugno si è tenuto come noto un incontro del Consiglio europeo molto atteso e particolarmente importante ai nostri fini. Il Summit seguiva la pubblicazione dell'Agenda europea sull'immigrazione, la proposta della Commissione di una Decisione sulla ricollocazione di 40.000 richiedenti asilo a beneficio di Italia e Grecia e l'adozione da parte della stessa Commissione di una Raccomandazione (non vincolante) sul reinsediamento di 20.000 persone da Paesi terzi. Tutti documenti da noi analizzati nelle scorse settimane (si veda rispettivamente qui, qui e qui). 
Il Consiglio europeo si è riunito in un clima molto teso e, stando a quanto riportato da diversi organi di stampa, la discussione è stata estremamente accesa. 

Limitandoci a quanto ci riguarda più da vicino, nelle prossime righe presentiamo la nostra analisi delle Conclusioni del Consiglio europeo, non senza aver prima ricordato che non si tratta ancora di atti legislativi ma di un documento di indirizzo politico che le altre istituzioni europee dovranno seguire per arrivare, in tempi rapidi, all'adozione di veri e propri atti giuridici. 


mercoledì 1 luglio 2015

Asylum Scholar - Una nuova rubrica di Asilo in Europa dedicata alle tesi e agli elaborati in materia di asilo

Oggi siamo particolarmente felici di comunicare che abbiamo avviato una nuova sezione sul nostro sito dedicata alla pubblicazione di elaborati (tesi di laurea, master, dottorato, papers, etc..) che abbiano ad oggetto il tema dell'asilo, in tutte le possibili sfaccettature.
Si tratta di uno spazio che intendiamo mettere a disposizione per diffondere e archiviare pubblicamente lavori che spesso rimangono nell'ombra o vengono dimenticati troppo in fretta.

Crediamo infatti che, a maggior ragione in un momento in cui tutto il discorso sull'asilo è esclusivamente improntato all'emergenzialità e alla complicatissima gestione del quotidiano, sia fondamentale cercare di non farsi completamente assorbire da queste logiche. Ad esempio, ci auguriamo, anche attraverso la lettura di questi studi che sarà possibile reperire facilmente grazie alla nostra pagina

All'interno della nuova sezione del sito, aperta da oggi, troverete il nome dell'autore/autrice, il titolo, un breve abstract e il collegamento al file dell'intera tesi, liberamente scaricabile. Per ora l'impostazione della pagina è molto semplice ma, quando gli elaborati aumenteranno, prevediamo di dividerli per argomento in modo che la consultazione di questo archivio sia sempre agevole.


Asilo in Europa pubblica la tua tesi sull'asilo e la protezione internazionale!

Contattaci inviando la tua tesi ad asiloineuropa[at]gmail.com con un breve abstract. Promettiamo di leggere e valutare la pubblicazione in tempi...se non proprio brevi, almeno decenti! Aiutaci a creare un archivio del sapere sull'asilo!

Vai alla pagina di Asylum Scholar

lunedì 22 giugno 2015

Programma di reinsediamento europeo - Raccomandazione UE 2015/914

Riprendiamo oggi ad occuparci delle proposte e delle decisioni messe in campo dalle istituzioni europee per affrontare la situazione attuale. Dopo aver analizzato, in due separati post pubblicati nei giorni scorsi, l'Agenda UE sull'immigrazione e la proposta avanzata dalla Commissione in tema di ricollocazione di richiedenti asilo (su cui sono in corso, come noto, intensi negoziati per arrivare alla sua approvazione), ci occupiamo oggi della Raccomandazione 2015/914 della Commissione dell'8 giugno 2015 relativa a un programma di reinsediamento europeo, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE del 13 giugno.

Innanzitutto due precisazioni importanti:
  1. in questo caso non si tratta di una proposta (come nel caso della ricollocazione), ma di un atto giuridico vero e proprio che non necessita di essere discusso e approvato; tuttavia, la Raccomandazione è un atto non vincolante che si limita, appunto, a “raccomandare” ma non impone nulla agli Stati;
  2. mentre per ricollocazione si intende il trasferimento interno all'Unione europea, il reinsediamento consiste nel trasferimento di persone da Paesi terzi verso Stati membri UE.

lunedì 15 giugno 2015

Sentenza Saciri e altri (C-79/13): Entità e modalità di corresponsione dei sussidi ai richiedenti asilo - Tutte le sentenze della Corte di Giustizia UE analizzate da Asilo in Europa

Pur continuando a seguire molto attentamente, come è ovvio, gli sviluppi di questi giorni e i negoziati attorno all'Agenda europea sulla migrazione e alle successive proposte della Commissione (si vedano i nostri recenti post qui e qui), torniamo per un momento a occuparci oggi delle sentenze della Corte di Giustizia UE in materia di asilo. 
Lo facciamo segnalando la pubblicazione sul nostro sito di un'altra analisi completa di una sentenza molto importante (C-79/13 – Saciri e a., 27 febbraio 2014), che interpreta la Direttiva Accoglienza con riferimento particolare all'entità e modalità di corresponsione dei sussidi ai richiedenti asilo.

Come al solito pubblichiamo nelle prossime righe una breve sintesi dei punti principali della sentenza, rimandando al nostro sito per la lettura dell'intera analisi.


lunedì 8 giugno 2015

Proposta di ricollocazione tra i Paesi europei di richiedenti asilo a beneficio di Italia e Grecia

Dopo aver pubblicato poche settimane fa l'Agenda europea sulla migrazione, da noi analizzata qui, la Commissione ha presentato nei giorni scorsi alcune proposte per dare concreta attuazione a quanto annunciato nella stessa Agenda. Oggi ci soffermiamo in particolare sulla proposta di Decisione in materia di ricollocazione tra i Paesi europei di richiedenti asilo a beneficio di Italia e Grecia (COM/2015/286, del 27.05.2015), in quanto evidentemente quella che più ha sollevato dibattiti e attirato plausi o critiche da parte di esponenti politici, organizzazioni internazionali e realtà non governative. 

Di cosa si tratta?
Come promesso nell'Agenda, la Commissione propone un meccanismo di distribuzione, limitata nel tempo e nell'oggetto (come spiegheremo meglio sotto), di persone che chiaramente necessitano di protezione internazionale, al fine – si legge nell'introduzione della proposta - “di assicurare un'equa e bilanciata partecipazione di tutti gli Stati membri a questo sforzo comune” in materia di accoglienza ed esame delle domande di asilo.
Tale proposta dovrà essere approvata nelle prossime settimane dalla maggioranza qualificata del Consiglio UE (dunque degli Stati), mentre non è necessaria in questo caso l'approvazione del Parlamento europeo (ma solo la sua consultazione). Come noto, diversi Stati si sono già detti contrari o per lo meno critici sulla proposta (Francia, Spagna, Ungheria, Polonia, oltre a quelli che hanno il diritto di “tirarsene fuori” fin da subito, come Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca), il che fa ritenere assolutamente non scontata l'approvazione “tale quale” della proposta della Commissione (che potrà essere oggetto di modifiche). 
Nelle prossime righe presentiamo un'analisi del contenuto della proposta, seguita da alcune nostre conclusioni. 


venerdì 22 maggio 2015

Agenda europea sulla migrazione - L'analisi di Asilo in Europa

Il 13 maggio la Commissione europea ha presentato una comunicazione intitolata "Un'agenda europea sulla migrazione". Si tratta essenzialmente di un piano di lavoro che anticipa future azioni e proposte legislative della Commissione in questo campo. La comunicazione era molto attesa ed è stata in questi giorni ampiamente commentata su tutti i mezzi di comunicazione e dai principali esponenti politici e istituzionali. Subito dopo l'uscita, si sono registrati anche numerosi apprezzamenti da parte di organizzazioni internazionali e terzo settore. Nelle righe che seguono cerchiamo di mettere in ordine le indicazioni dell’Agenda che più ci toccano da vicino e vi proponiamo il nostro punto di vista
Non prima, però, di una ovvia quanto doverosa precisazione: l'Agenda contiene, come detto, un piano di lavoro sulla base del quale la Commissione presenterà, nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, delle vere e proprie proposte legislative le quali dovranno essere approvate come minimo dalla maggioranza qualificata del Consiglio UE (quindi dagli Stati membri) e talvolta anche dal Parlamento europeo (questo dipende dall'oggetto della proposta). È naturale, pertanto, che la Commissione, prima di pubblicare questa Agenda, così attesa, abbia dovuto tener conto del clima e delle sensibilità politiche presenti nei vari Paesi per garantire che il suo piano di lavoro non sia integralmente cestinato. 

Detto ciò, il nostro parere è che questa Agenda, pur contenendo aspetti apprezzabili, non possa rappresentare in alcun modo una svolta positiva e, anzi, presenti diversi aspetti preoccupanti. Vediamo meglio perché.


venerdì 8 maggio 2015

Ceuta, Melilla e le "devoluciones en caliente" - Intervista al Presidente della Comisión Española de Ayuda al Refugiado (CEAR) Carlos Berzosa

Oggi, sempre con l'obiettivo di conoscere l'attualità in altri Paesi europei, abbiamo l’opportunità di approfondire la realtà spagnola attraverso le parole del Presidente della Comisión Española de Ayuda al Refugiado (CEAR), una delle organizzazioni più attive nella difesa dei diritti dei rifugiati. 

La Spagna, pur essendo un paese dell’Europa meridionale oggetto di flussi migratori, riceve poche domande di asilo e si trova tra gli ultimi posti in Europa per la concessione della protezione internazionale. In quest’ambito, negli ultimi anni si è discusso molto della cosiddetta “valla” di Ceuta e Melilla, che consiste di una doppia recinzione sul lato spagnolo di 6 metri di altezza e di una terza recinzione di 2 metri sul territorio marocchino. 
Ma cosa succede davvero laggiù? Quali sono le azioni che il governo spagnolo ha intrapreso recentemente?


giovedì 7 maggio 2015

Il tuo 5 per mille 2015. Quest'anno hai una scelta in più!

Anche per il 2015 è possibile destinare il 5 per mille dell’imposta sul reddito (IRPEF) al sostegno al volontariato e alle Associazioni di Promozione Sociale.

Da quest'anno, però, c'è una possibilità in più!


Perché destinare il 5 per mille ad Asilo in Europa?
Asilo in Europa è un'Associazione di Promozione Sociale nata nel 2013 e formata da più di venti socie e soci che lavorano nel settore dell'asilo in diversi Paesi. Il nostro obiettivo è quello di fornire informazioni e analisi accurate sul tema dell'asilo, a partire dalla dimensione europea ma naturalmente con un occhio attento all'Italia. In questi primi due anni di vita abbiamo creato e pubblicato materiale utile a operatori del settore, studenti o semplici interessati al tema. Altrettanto è quello che abbiamo contribuito a diffondere grazie al nostro profilo Twitter e alla nostra pagina Facebook. Abbiamo organizzato iniziative pubbliche, partecipato a incontri e scritto articoli. Tutto questo su base quasi esclusivamente volontaria, non avendo accesso ad alcun tipo di finanziamento in forma continuativa. 
Il tuo contributo può essere un aiuto fondamentale per portare avanti e migliorare queste iniziative.

Quanto ti costa?
Il cinque per mille è una forma di finanziamento che non comporta oneri aggiuntivi. Si tratta semplicemente di destinare una quota della propria IRPEF che, viceversa, rimarrebbe allo Stato.

Come devi fare?
Per destinare il tuo cinque per mille ad Asilo in Europa, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi ti basta firmare il riquadro "Associazioni di volontariato e altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale e associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'articolo 10, comma 1, lettera a) , del decreto legislativo n. 460 del 1997" e indicare 


il nostro codice fiscale:


91355190371 



GRAZIE!




martedì 21 aprile 2015

"Emergenza senza fine o fine dell’emergenza?" La nostra call for presentations per la Conferenza annuale di Escapes

Nei giorni 11 e 12 giugno 2015 si terrà a Milano la conferenza annuale di Escapes – Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate, alla quale abbiamo deciso di partecipare con la presentazione di un panel dal titolo “Emergenza senza fine o fine dell’emergenza? Quali prospettive per l’accoglienza in Italia?” 
L’obiettivo del panel è di creare uno spazio di incontro tra operatori del settore e mondo della ricerca all’interno del quale riflettere sullo stato dell’arte e sulle prospettive dell’accoglienza in Italia, alla luce delle recenti trasformazioni che l’hanno investita. Qui sotto trovate la versione integrale della call for presentations per il nostro panel, alla quale vi invitiamo a partecipare portando casi concreti e specifiche esperienze di accoglienza sul territorio italiano. 

Partecipate numerosi/e, inviando la vostra proposta entro e non oltre l’11 maggio 2015 all’indirizzo mail di Escapes migrazioniforzate[at]unimi.it, con oggetto “COGNOME_PANEL N. 6”. La proposta non deve superare le 1.000 parole e va accompagnata da una breve nota biografica. 

Ecco la nostra call for presentations:


“Emergenza senza fine o fine dell’emergenza? Quali prospettive per l’accoglienza in Italia?”

Il presente panel è volto a creare uno spazio di incontro tra operatori del settore e mondo della ricerca, all’interno del quale riflettere in maniera collettiva sullo stato dell’arte e sulle prospettive dell’accoglienza in Italia, alla luce delle recenti trasformazioni che l’hanno investita. 
Nell’ultimo biennio, infatti, il sistema di accoglienza italiano è stato interessato dalla conclusione delle misure emergenziali Ena, dal significativo allargamento della rete SPRAR, dall’avvio di un’ennesima gestione emergenziale (Cas/Mare Nostrum), nonché dalla sottoscrizione da parte della Conferenza Unificata Stato‐Regioni di un Piano operativo nazionale (10.07.2014) che costituisce un primo tentativo di ideazione di un sistema unico di accoglienza, imperniato sulla rete SPRAR ed organizzato per fasi (soccorso e prima assistenza, prima accoglienza e qualificazione, seconda accoglienza e integrazione). 
Prendendo le mosse da queste trasformazioni, il panel proposto mira a discutere alcuni possibili scenari, a partire dall’analisi di casi concreti e specifiche esperienze di accoglienza sul territorio italiano. Particolare attenzione sarà rivolta all’implementazione del Piano operativo nazionale, agli effetti della gestione emergenziale e alle prospettive per la rete SPRAR. 
Asilo in Europa si propone di introdurre la discussione con una riflessione sulla sperimentazione in atto in Emilia Romagna con il cosiddetto hub di via Mattei a Bologna. Le proposte di intervento potranno essere di carattere sia empirico (discussione di casi) sia teorico (paper scientifici) e dovranno contribuire a:

- riflettere criticamente sul significato di accoglienza, in un contesto caratterizzato da un’estrema eterogeneità di prassi a livello locale, dalla difficoltà di fare rete con il sistema territoriale dei servizi e dall’insufficienza di progetti di inclusione sociale conseguenti al riconoscimento;

- analizzare le forme e gli effetti della gestione emergenziale sui singoli territori, sui richiedenti asilo e sulle preesistenti pratiche consolidate di accoglienza;
- analizzare specifici esempi di prassi di accoglienza, sia buone (accoglienza diffusa, accoglienza in famiglia, ecc.) sia cattive (sprechi e mala gestione, accoglienza di bassa soglia, ecc.), mettendole in relazione a trasformazioni più complessive dell’accoglienza in Italia;

- discutere sperimentazioni locali di messa in atto del Piano operativo nazionale;
- riflettere sul modello di accoglienza in gioco in Italia alla luce delle recenti trasformazioni, con una particolare attenzione alle prospettive per la rete SPRAR;

- ragionare sulle possibili trasformazioni che potrebbe subire il ruolo e la figura dell’operatore sociale in questa fase di cambiamento;
- mettere in relazione fenomeni italiani con esperienze simili all’estero e riflettere sul senso e le prospettive del Sistema comune europeo di asilo in rapporto al tema dell’accoglienza;

- riflettere sulle trasformazioni che hanno caratterizzato la rete SPRAR in seguito ai recenti allargamenti e alla coesistenza con sistemi di accoglienza emergenziali paralleli;
- riflettere sul significato dell’accoglienza a partire dalle esperienze soggettive dei richiedenti asilo accolti in Italia, attraverso l’utilizzo di esempi etnografici.

A questo link (http://users2.unimi.it/escapes/call-for-presentations/), invece, potete visionare tutte le call for presentations aperte per la conferenza. 

mercoledì 15 aprile 2015

Sentenza Diakité (C-285/12): nozione di conflitto armato interno. Tutte le sentenze della Corte di Giustizia UE analizzate da Asilo in Europa

Riprendiamo la pubblicazione delle nostre analisi di tutte le sentenze della Corte di Giustizia UE rilevanti in materia di asilo con una decisione piuttosto recente e di sicuro interesse. 
Stiamo parlando del caso Diakité (C‑285/12) che ha permesso alla Corte, interpretando l'art. 15 c) della Direttiva 2004/83/CE (Direttiva Qualifiche, oggi sostituita dalla Direttiva 2011/95/UE), di fornire la nozione di “conflitto armato interno".

Come sempre, pubblichiamo nelle righe che seguono una breve sintesi dei principali punti toccati dai giudici della Corte, rimandando al nostro sito per scaricare la versione integrale dell'analisi.

Buona lettura!


venerdì 3 aprile 2015

Sulla stessa barca. Video e slides del convegno del 6 marzo 2015.

Venerdì 6 marzo 2015 si è svolta a Bologna, presso il Centro Poggeschi, un'iniziativa pubblica organizzata da Asilo in Europa e intitolata “Sulla stessa barca”. Il convegno era diretto a fornire, grazie agli interventi dei soci di Asilo in Europa che vivono e lavorano all'estero, alcune informazioni sui sistemi di accoglienza e inclusione sociale di richiedenti e titolari di protezione internazionale in Francia, Belgio e Svezia: le caratteristiche generali, il ruolo dell’operatore sociale, i programmi successivi al riconoscimento dello status.




Dopo gli interventi sui tre sistemi di accoglienza, il convegno è proseguito con le relazioni della prof.ssa Barbara Sorgoni dell'Università di Torino dal titolo “Armonizzazione o standardizzazione? Complessità dell'accoglienza e relazioni burocratiche” e di Elly Schlein, Europarlamentare, che ha fornito una panoramica sulle prospettive del diritto di asilo nel dibattito politico europeo. 






L'incontro, che rappresenta la prima iniziativa pubblica interamente organizzata dalla nostra associazione, è stato molto partecipato ed è un vero piacere ora pubblicare sul blog i video degli interventi e alcune foto. Le slides invece si possono scaricare dal nostro sito, in fondo a questa pagina.

Buona visione, lettura e...continuate a seguirci!



Il video dell'intervento sul sistema di accoglienza svedese:




Il video dell'intervento sul sistema di accoglienza belga:




Il video dell'intervento sul sistema di accoglienza francese:








mercoledì 25 marzo 2015

Richieste di asilo e decisioni in prima istanza nel 2014 - Il rapporto di Eurostat

Eurostat ha da qualche giorno pubblicato i dati relativi ai richiedenti asilo nell'Unione europea nel 2014 e alle decisioni sulle domande di protezione internazionale esaminate dagli Stati membri in prima istanza nel corso dello stesso anno.

Nelle righe che seguono analizziamo brevemente i principali dati relativi all'Unione Europea nel suo complesso e, quindi, presentiamo un focus sull'Italia.



lunedì 23 marzo 2015

Asilo ai confini dell'UE: Moldavia - Interviste a UNHCR Moldavia e The Charity Center for Refugees (CCR)

Ospitiamo oggi con piacere sul nostro blog due interessanti interviste realizzate da Francesco Brusa e Ruben Pulido a Dinu Lipcanu, Program Coordinator dell'UNHCR in Moldavia, e a Paknehad Ahmad Djavid, Direttore di The Charity Center for Refugees (CCR), una ONG moldava che lavora con richiedenti asilo e rifugiati.
Le interviste originali sono state pubblicate (in inglese) sul blog Independent Journalism Center – EVS Blog. Ringraziamo gli autori per la condivisione.


Dinu Lipcanu, Program Coordinator, Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati in Moldavia



Sede dell'UNHCR a Chisinau

giovedì 5 marzo 2015

Sentenza Shepherd (C-472/13): condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato a un disertore - Tutte le sentenze della Corte di Giustizia analizzate da Asilo in Europa

Pubblichiamo oggi l'analisi di una recentissima sentenza della Corte di Giustizia UE in materia di asilo. Stiamo parlando della sentenza Shepherd (C-472/13, pubblicata il 26 febbraio 2015), di interpretazione dell’articolo 9, paragrafo 2, lett. b), c) ed e) della direttiva qualifiche (direttiva 2004/83/CE, ora rifusa nella direttiva 2011/95/UE) e in particolare riguardante la definizione di determinati atti come “atti di persecuzione” ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato a un disertore.

Come di consueto, pubblichiamo nelle righe che seguono una breve sintesi della sentenza, rimandando al nostro sito chi volesse scaricare l'intera analisi.


giovedì 19 febbraio 2015

Sulla stessa barca - Iniziativa pubblica di confronto fra sistemi di accoglienza in Europa - Bologna, 6 marzo 2015

E' con grande piacere che oggi vi presentiamo un'iniziativa pubblica su un tema che ci sta particolarmente a cuore, quello della conoscenza del funzionamento dei sistemi di asilo in altri Paesi (e spesso delle grandi differenze tra questi), in relazione al processo di costruzione del sistema europeo comune di asilo, in atto da ormai diversi anni. 
Su queste pagine (e ordinate in maniera più chiara su quelle del nostro sito) è possibile da tempo consultare le "schede-Paese" sui vari sistemi di asilo che via via analizziamo. L'iniziativa che oggi vi presentiamo, e che si svolgerà a Bologna il giorno venerdì 6 marzo 2015, dalle ore 16, vuole essere dunque l'occasione per approfondire ulteriormente (soprattutto i "sistemi di accoglienza" di Belgio, Francia e Svezia) , togliersi qualche curiosità o anche "solo" interagire con noi e in particolare con i nostri soci che vivono e lavorano all'estero su questi temi.

La partecipazione è libera, vi aspettiamo numerosi!




SULLA STESSA BARCA
Il sistema di asilo europeo: quale armonizzazione? 


Bologna, venerdì 6 marzo 2015, h. 16:00
Centro Poggeschi, Via Guerrazzi 14



Programma

Introduzione a cura dell'associazione Asilo in Europa


Sistemi di accoglienza a confronto

                              Francia                      Belgio                      Svezia                               
    Benedetta Badii        Claudia Bonamini         Lorenzo Vianelli


- Barbara Sorgoni, Università di Torino, Armonizzazione o standardizzazione? Complessità dell'accoglienza e relazioni burocratiche

- Elly Schlein, Parlamentare europea, Socialisti e Democratici (S&D), Un asilo europeo: prospettive e dibattito nelle attuali politiche europee


Interventi dal pubblico 


A ormai più di 15 anni dal Consiglio europeo di Tampere, in cui si convenne di lavorare all'istituzione di un sistema europeo comune di asilo, le prassi nei diversi Stati dell'Unione europea divergono ancora ampiamente. I soci di Asilo in Europa in Belgio, Francia e Svezia descriveranno i sistemi di accoglienza e inclusione sociale di richiedenti e titolari di protezione internazionale: le caratteristiche generali, il ruolo dell’operatore sociale, i programmi successivi al riconoscimento dello status.
Paesi, politiche e prassi differenti. Come andare verso un sistema europeo comune di asilo?
                                                             

Per informazioni sulla sede dell'incontro http://www.reteloyola.it
Per ogni altra informazione asiloineuropa[at]gmail.com

giovedì 29 gennaio 2015

Samba Diouf (C-69/10) - Tutte le sentenze della Corte di Giustizia UE rilevanti in materia di asilo analizzate da Asilo in Europa

Oggi pubblichiamo una nuova scheda di analisi all'interno della nostra rubrica su "Tutte le sentenze della Corte di Giustizia UE in materia di asilo". Il caso di cui ci occupiamo è il caso Samba Diouf (C-69/10), una sentenza sulla procedura accelerata per l'esame delle domande di asilo.

Come sempre, pubblichiamo nelle righe che seguono una breve sintesi, rimandando invece al nostro sito per scaricare la versione completa dell'analisi.


venerdì 23 gennaio 2015

Ricongiungimento familiare dei titolari di protezione internazionale in Europa - Una comparazione e le schede Paese

Il post di oggi è la rielaborazione di un intervento che la nostra associazione ha fatto lo scorso 23 ottobre 2014 all'interno del Laboratorio multidisciplinare sul Diritto di Asilo organizzato dal Coordinamento Non Solo Asilo presso l'Università di Torino.  L'edizione 2014/2015 del laboratorio ha voluto approfondire il tema delle “Relazioni, legami e affettività: cosa (e come) si mantiene, si cambia e si costruisce nel contesto di arrivo”. La nostra associazione è stata invitata a partecipare con un contributo sulle pratiche di ricongiungimento familiare in Europa.
In quell'occasione, sono state messe a confronto le leggi e le prassi nazionali che regolano il diritto al ricongiungimento familiare dei titolari di protezione internazionale in sette paesi dell'Unione Europea: Svezia, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Malta e Regno Unito.

Nelle righe che seguono si può trovare una breve comparazione delle informazioni raccolte per preparare l'intervento al Laboratorio di Torino. Sul sito di Asilo in Europa è possibile invece scaricare le schede sul ricongiungimento familiare per i titolari di protezione internazionale suddivise per Paese con analisi e link utili per chi volesse approfondire.

Come al solito, buona lettura!


venerdì 9 gennaio 2015

Sentenza della Corte di Giustizia UE nel caso Abdida (C-562/13) - Effetto sospensivo del ricorso contro decisioni di rimpatrio in caso di serio rischio di deterioramento delle condizioni di salute e obbligo di prendere in carico nel frattempo le necessità primarie

Come vi avevamo anticipato, torniamo a occuparci delle sentenze pubblicate dalla Corte di Giustizia UE sul finale del 2014. 
La sentenza di oggi - di cui, come al solito, pubblichiamo su questo blog una breve sintesi, rimandando al nostro sito chi volesse scaricare l'analisi completa - trae origine da una domanda di pronuncia pregiudiziale presentata alla Corte di giustizia dalla Corte del lavoro (Cour du travail) di Bruxelles (Belgio) e va letta congiuntamente alla pronuncia emessa nel medesimo giorno (18 dicembre 2014) nel caso M’Bodj, da noi commentata qui.

In effetti, se la decisione adottata dalla Corte di giustizia in quest'ultimo caso consente di sciogliere un dubbio interpretativo comune – vale a dire chiarisce che il cittadino di Paese terzo, affetto da una grave malattia, che corra il rischio effettivo di subire un trattamento inumano o degradante se rinviato nel Paese di origine sprovvisto di una terapia medica adeguata, non può invocare la protezione sussidiaria di diritto UE e, quindi, l'applicazione della direttiva 2004/83/CE (Direttiva Qualifiche, oggi sostituita dalla Direttiva 2011/95/UE) – la decisione adottata nel caso Abdida permette, come si vedrà meglio nelle righe che seguono, di individuare una forma alternativa di protezione nella c.d. Direttiva Rimpatri (Direttiva 2008/115/CE).