Ricordiamo che alla pagina Asilo negli Stati europei è possibile trovare tutte le schede di approfondimento che abbiamo pubblicato finora, sui sistemi di asilo di Francia, Irlanda, Malta, Belgio, Regno Unito, Polonia.
Come sempre, cominciamo con alcuni dati interessanti.
Secondo il rapporto annuale presentato dalla Comision española de ayuda al refugiado (CEAR) sulla situazione dei rifugiati nel territorio spagnolo, il rigido controllo delle frontiere in collaborazione con i Paesi di transito, è alla base di questo basso numero di arrivi sulle coste spagnole, a cui si deve aggiungere - come si dirà meglio nelle prossime puntate - la difficoltà d’accesso alla procedura di asilo.
Inoltre, il Reglamento applicativo della legge sull'asilo (L. 12/2009) non è ancora stato adottato a più di quattro anni di distanza dalla pubblicazione della legge, laddove la terza disposizione finale della stessa concedeva al governo un periodo di sei mesi dalla data della sua pubblicazione (30 ottobre 2009) per l'adozione del Reglamento. Come si vedrà meglio nelle prossime puntate, questo ritardo grava fortemente non solo su questioni tecniche, ma incide soprattutto sull'esercizio dei diritti fondamentali delle persone bisognose di protezione internazionale, poiché importanti disposizioni della legge risultano vaghe in termini di contenuti e, quindi, senza applicazione pratica.
Non si può poi parlare del sistema di asilo spagnolo senza fare riferimento alle città di Ceuta e Melilla (due enclaves spagnole nel Nord del Marocco) come grandi centri di detenzione di rifugiati nonché luoghi dove, alla luce del sole, vengono attuate pratiche di violazione del diritto internazionale, tra cui il principio di non-refoulement, mediante espulsioni collettive e indiscriminate. A tal proposito, si veda la recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso A.C. e altri c. Spagna del 22 aprile 2014 che ha condannato la Spagna per violazione dell'articolo 13 della CEDU.
Su tutto questo torneremo più approfonditamente nelle prossime puntate. Oggi, come anticipato, ci concentriamo su alcuni dati.
SPAGNA
1. I DATI
I dati che seguono sono tratti da Eurostat e si riferiscono all'anno 2013, se non indicato diversamente.
Numero di richiedenti asilo: 4495
Principali nazionalità delle persone che hanno chiesto asilo: Mali (1478), Siria (725), Algeria (351), Nigeria (182), Somalia (132), Palestina (130)
Decisioni positive in prima istanza: 535 (di cui 205 status di rifugiato, 325 protezioni sussidiarie e 5 motivi umanitari)
Richieste respinte in prima istanza: 1845
Percentuale decisioni positive in prima istanza: 22%
Rifugiati reinsediati: 80 (2012), 100 (2013)
Statistiche sul Regolamento Dublino nel 2011
Trasferimenti di richiedenti asilo dalla Spagna verso altri Stati membri: 59 richieste accettate, 22 effettivamente trasferiti
Trasferimenti di richiedenti asilo da altri Stati membri verso la Spagna: 2082 richieste accettate, 728 effettivamente trasferiti
Si mantiene la tendenza al rialzo delle richieste di presa o ripresa in carico inviate dagli altri Stati (soprattutto Svizzera, Francia, Svezia, Belgio e Germania) alla Spagna, nell'ambito delle norme del regolamento di Dublino
Dati riguardanti i minori stranieri non accompagnati (MSNA)
Domande di asilo presentate da MSNA: 15 (2012), 10 (2013)
Infine si segnala che alla fine del 2013 é stato approvato il programma di reinsediamento di cento rifugiati provenienti dalla Siria, che sarà attuato entro la fine di quest’anno.
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