lunedì 25 giugno 2012

Asilo in Europa su Internazionale



L'interessante articolo di Francesca Spinelli su Internazionale, in occasione del 20 giugno (Giornata Mondiale del Rifugiato), menziona il blog Asilo in Europa. 


http://www.internazionale.it/superblog/francesca-spinelli/2012/06/20/ottocentomila-star-per-un-giorno/

Ottocentomila star per un giorno

  • 20 giugno 2012
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A Barcellona, almeno fino a un paio di mesi fa, era possibile capitare per caso su una mostra intitolata “Memorias migrantes”. Per caso perché la mostra non era in un museo, ma all’aperto, in una sorta di androne che da calle Carders porta ai giardini di Pou de la Figuera, nel quartiere di Santa Caterina. Grandi fotografie in bianco e nero, stampate e incollate ai muri come manifesti, accompagnate da testimonianze e riflessioni su cosa significa essere “migranti”. Le testimonianze erano state raccolte tra persone di generazioni diverse – spagnoli emigrati in Francia ai tempi di Franco, giovani senegalesi sopravvissuti all’odissea verso l’Europa… – unite da un’esperienza che il fotografo Sebastião Salgado riassume così all’inizio del suo libro Êxodos:

sabato 9 giugno 2012

La Corte europea dei diritti dell'uomo sospende un trasferimento dall'Italia all'Ungheria ai sensi del Regolamento Dublino


Il 14 maggio la Corte europea dei diritti dell'uomo ha deciso di chiedere al governo italiano di non procedere al trasferimento in Ungheria, ai sensi del Regolamento Dublino II, di una famiglia di richiedenti asilo in carico allo Sportello Protezioni Internazionali di ASP Poveri Vergognosi di Bologna.

I ricorrenti, rappresentati dall'avvocato Antonietta Cozza del foro di Bologna, avevano lamentato una possibile violazione dell'art. 3 CEDU in caso di rinvio verso quel Paese, dove erano in precedenza transitati.
L'abbondanza e la qualità del materiale raccolto, grazie anche alla collaborazione dell'Hungarian Helsinki Committe, aveva infatti messo in luce le condizioni particolarmente dure che la famiglia avrebbe incontrato al rientro in Ungheria, nonché le carenze della procedura di asilo in quel Paese.

Pertanto, nonostante l'Ungheria avesse accettato la propria responsabilità e tutto sembrasse pronto per il trasferimento, la Corte di Strasburgo ha deciso di indicare al governo italiano di non espellere i ricorrenti, in applicazione dell'art. 39 del suo regolamento, che recita:


Misure cautelari: "1. La Camera o, se del caso, il suo presidente può, su istanza di parte o dei terzi interessati oppure d’ufficio, indicare alle parti le misure cautelari che ritiene debbano essere adottate nell’interesse delle parti o della corretta conduzione del procedimento" 

venerdì 8 giugno 2012

EURODAC - La Commissione presenta una nuova proposta


Il 30 maggio la Commissione europea ha presentato una nuova proposta di rifusione del Regolamento EURODAC.
Si tratta della quarta proposta presentata dalla Commissione per modificare questo strumento, dopo quelle – tutte modificate o ritirate, per motivi diversi – del 2008, 2009 e 2010. Quest'ultima, in particolare, si era arenata nel percorso dei negoziati - vedremo meglio sotto perché - ed era ormai indispensabile presentare una nuova proposta modificata nel tentativo di rispettare la scadenza del 2012 prevista per la modifica di tutti gli strumenti del "pacchetto asilo". 
Come abbiamo già sottolineato in diversi post, per ora è stata adottata solo la nuova Direttiva Qualifiche, mentre i negoziati sono ancora in corso per tutti gli altri atti.

EURODAC – Cos'è?
Si tratta di una banca dati che raccoglie le impronte digitali di tutti i cittadini stranieri – maggiori di 14 anni – che presentano una domanda di protezione internazionale in uno qualunque dei Paesi che sono vincolati dal Regolamento 2725/2000 (cioè tutti gli Stati UE più i cosiddetti "Stati associati": Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein), ovvero che sono fermati nell'atto di attraversare irregolarmente una frontiera esterna di uno di questi Stati.
Oltre a questi dati, che devono essere inseriti obbligatoriamente nel database, gli Stati hanno la facoltà di inviare alla banca dati anche le impronte digitali degli stranieri – sempre maggiori di 14 anni – che trovano sul loro territorio in situazione irregolare, allo scopo di verificare se abbiano già presentato una domanda di protezione internazionale in un altro Paese.

A cosa serve?

lunedì 4 giugno 2012

Focus su Schengen. Quale futuro per lo spazio senza controlli alle frontiere interne? - Parte 2


Come anticipato, oggi parliamo delle "Linee guida per assicurare un'applicazione e interpretazione coerenti delle regole (l'acquis) di Schengen" contenute nell'allegato II alla Relazione biennale sul funzionamento dello spazio Schengen, pubblicata dalla Commissione europea lo scorso 16 maggio (V. nostro precedente post qui).

Le linee guida si concentrano solo su due aspetti - identificati dalla Commissione come i punti più appropriati per l'emanazione delle stesse - e sono il frutto di una serie di incontri con i rappresentanti degli Stati membri, tenutisi nella seconda metà del 2011.

Non si tratta in sé e per sé di uno strumento vincolante, anche se – come si dirà meglio in seguito – alcune di queste "linee guida" contengono indicazioni piuttosto precise.

Come già detto nel nostro precedente post, è ovviamente impossibile considerare le attuali proposte di modifica delle regole (l'acquis) di Schengen (di cui di occuperemo in un prossimo messaggio) e queste "linee guida" in maniera separata dal periodo e dal contesto in cui sono state generate: un periodo di crisi economica e di nuove o rinnovate paure e spinte xenofobe e solo pochi mesi dopo la vibrante polemica tra Francia e Italia – e forse ancor di più tra Francia e Italia unite contro la Commissione europea - seguita al rilascio da parte dell'Italia di permessi di soggiorno temporanei ai migranti tunisini arrivati nei primi mesi del 2011.