lunedì 29 ottobre 2012

Riunione del Consiglio UE del 25 e 26 ottobre - Lo stato dell'arte dei negoziati sul "pacchetto asilo" e altri spunti interessanti


Il 25 e 26 ottobre si è tenuta una riunione del Consiglio UE in formazione Giustizia e Affari Interni. Molti i punti di nostro interesse toccati, a partire dall'approvazione della rifusione della Direttiva Accoglienza.


Il testo passa ora al Parlamento europeo che dovrebbe a sua volta approvarlo senza modifiche, procedendo così alla sua adozione definitiva.
Nei prossimi giorni torneremo ovviamente su questa importantissima novità, per cercare di capire cosa cambia con la nuova Direttiva Accoglienza.





Il Consiglio ha poi discusso:

1. dello stato dell'arte dei negoziati sulle proposte legislative del Sistema europeo comune di asilo. Questa la situazione all'oggi:

  • circa il Regolamento Dublino, manca solo la definizione di alcuni particolari. Il termine del 2012 per il raggiungimento definitivo dell'accordo politico fra i due co-legislatori dovrebbe dunque essere rispettato. Come abbiamo avuto già modo di dire in diverse occasioni, il testo che uscirà dai negoziati non conterrà quel meccanismo di sospensione dei trasferimenti (originariamente proposto dalla Commissione europea) in caso di particolare pressione su uno Stato membro e/o di rischio di violazione dei diritti del richiedente asilo. Il nuovo Regolamento Dublino conterrà invece un meccanismo di allarme preventivo e di gestione delle crisi (V. nostro precedente post qui). Tale meccanismo si inserisce nel quadro disegnato dal Consiglio UE dell'8 marzo, nelle sue Conclusioni sulla solidarietà che descrivono gli strumenti della solidarietà verso gli Stati membri i cui sistemi di asilo sono sottoposti a particolare pressione. Vedi su questo il nostro precedente post qui;
  • i negoziati sulla rifusione del Regolamento Eurodac sono invece più indietro e cominceranno nei prossimi giorni. Si è rimasti infatti bloccati per mesi (anzi, anni) sulla questione se permettere o meno alle forze dell'ordine di accedere alla banca dati per motivi di lotta contro il terrorismo e il crimine organizzato. L'attuale, ennesima, proposta della Commissione da cui ripartiranno i negoziati contiene tale possibilità (considerata imprescindibile da parte di alcuni Stati membri);
  • circa la nuova Direttiva Accoglienza, come detto sopra, il Consiglio ha già approvato il testo uscito dai negoziati. Ora si attende l'approvazione da parte del Parlamento europeo affinché la nuova Direttiva possa entrare in vigore;


  • anche sulla nuova Direttiva Procedure l'accordo politico dovrebbe essere raggiunto entro la fine dell'anno;


  • infine, come ben sa chi legge questo blog, la nuova Direttiva Qualifiche è già entrata in vigore.


2. dell'ingresso di Romania e Bulgaria nell'area Schengen: non si è ancora presa una decisione a proposito (ricordiamo che in questo caso è necessario il consenso di tutti gli Stati). 


La proposta attualmente sul tavolo prevede che in un primo momento vengano eliminati i controlli sulle persone alle frontiere interne marittime e aeree; poi, in un secondo momento, alle frontiere interne terrestri;


3. di un Programma di Protezione Regionale (RPP) in Siria: il Consiglio ha 
incaricato la Commissione di avviare un RPP in risposta alla perdurante crisi siriana, con l'obiettivo di supportare la Siria e i Paesi confinanti ad affrontare la situazione nel medio e nel lungo periodo. Secondo l'UNHCR, più di 350.000 persone hanno lasciato la Siria e si trovano soprattutto nei Paesi confinanti (Giordania, Libano, Iraq, Turchia), mentre sono circa 16.000 coloro che sono arrivati sul territorio dell'UE;


4. del monitoraggio post-liberalizzazione dei visti per i Paesi dei Balcani occidentali: è stata espressa preoccupazione per l'incremento considerevole delle domande di asilo, prevalentemente rigettate, presentate da cittadini di alcuni Paesi dei Balcani occidentali (che sono stati recentemente esentati dall'obbligo di essere in possesso di un visto per entrare nell'area Schengen). 



In proposito, è stato chiesto di accelerare i negoziati con il Parlamento europeo – avviati a gennaio 2012 – per la modifica del Regolamento in materia (V. nostro precedente post qui);


5. del Piano nazionale greco sull'immigrazione e l'asilo: a seguito delle informazioni fornite dalla Grecia, da Frontex e dall'EASO, è stato espresso apprezzamento per il progresso fatto negli ultimi mesi.