Il Commissario per i diritti umani del
Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, si è recato in visita in
Svizzera dal 20 al 23 febbraio 2012. A seguito di quella visita, il
Commissario ha inviato una lettera alle autorità svizzere, cui ha
fatto seguito la risposta di queste ultime in data 23 marzo.
Fra i vari punti toccati nelle missive, ci soffermiamo come sempre su quanto più rilevante ai nostri
fini.
In particolare, il Commissario
Hammarberg si occupa specificamente di asilo al punto 15 della sua
lettera, laddove critica alcune previsioni particolarmente
restrittive nella procedura elvetica, come quella che prevede il rigetto della domanda se il
richiedente asilo non ha prodotto un valido documento di viaggio o di
identità entro 48 ore dalla richiesta delle autorità.
In vista di una prossima revisione della legislazione in materia di asilo, il Commissario afferma che l'abolizione di tale previsione sarebbe “un passo nella giusta direzione”.
In vista di una prossima revisione della legislazione in materia di asilo, il Commissario afferma che l'abolizione di tale previsione sarebbe “un passo nella giusta direzione”.
Il Commissario incoraggia poi le
autorità svizzere a mettere in piedi rapidamente un sistema di supporto legale per i richiedenti asilo, soprattutto nel contesto delle
procedure accelerate.
Per quanto riguarda Dublino (punti 16 e
17 della lettera), la lettera del Commissario lamenta che, secondo le informazioni
ricevute, la Svizzera continua a rinviare richiedenti asilo in Grecia. Alcune Corti svizzere avrebbero affermato che il
trasferimento in Grecia non è vietato se il richiedente asilo è in
possesso della “carta rosa” greca, ha lavorato in Grecia e parla
il greco.
In proposito, il Commissario ricorda la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo M.S.S. contro Belgio e Grecia e chiede alle autorità svizzere di fermare i rinvii verso la Grecia.
In proposito, il Commissario ricorda la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo M.S.S. contro Belgio e Grecia e chiede alle autorità svizzere di fermare i rinvii verso la Grecia.
Al punto 24 della sua lettera, infine,
il Commissario chiede alla Svizzera di ratificare i Protocolli 4 e 12
della CEDU. Il Protocollo 4 contiene, all'art. 4, il
divieto di espulsione collettiva degli stranieri.
Per la violazione, fra gli altri, proprio di questo articolo, l'Italia è stata recentemente condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (V. nostro precedente articolo).
Per la violazione, fra gli altri, proprio di questo articolo, l'Italia è stata recentemente condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (V. nostro precedente articolo).
Nella sua risposta, il Capo del
Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Svizzera non tocca il punto della
lettera del Commissario riguardante la riforma della normativa in
materia di asilo.
Per quanto riguarda Dublino, invece, nella risposta si legge che, nella pratica, nessun richiedente asilo è stato recentemente trasferito in Grecia e che tale trasferimento sarebbe possibile – secondo quanto affermato dal Tribunale Amministrativo Federale nell'agosto 2011 – solo nei confronti di chi sia in possesso di un diritto di soggiorno duraturo in quel Paese.
Per quanto riguarda Dublino, invece, nella risposta si legge che, nella pratica, nessun richiedente asilo è stato recentemente trasferito in Grecia e che tale trasferimento sarebbe possibile – secondo quanto affermato dal Tribunale Amministrativo Federale nell'agosto 2011 – solo nei confronti di chi sia in possesso di un diritto di soggiorno duraturo in quel Paese.
Circa l'accesso della Svizzera ai Protocolli della CEDU menzionati dal Commissario, la risposta si limita a dire che la questione è regolarmente posta all'esame del Consiglio Federale.
Vai alla sentenza
M.S.S. c. Belgio e Grecia