Il 17 ottobre si è svolta a Bruxelles una riunione della Commissione LIBE (Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni) del Parlamento europeo.
Fra le altre cose, si è parlato anche della "Situazione della migrazione nell'area mediterranea (respingimento, reinsediamento e aiuto fornito dalla Commissione)".
A questa parte della riunione ha partecipato anche il Direttore Generale della DG Affari Interni della Commissione europea, Stefano Manservisi, che ha presentato dei dati e risposto ad alcune domande.
lunedì 24 ottobre 2011
sabato 15 ottobre 2011
Avvio del Sistema di Informazione Visti (VIS)
L'11 ottobre, dopo diversi rinvii, si è avviato il VIS (Visa Information System).
Cos'è e come funziona?
In poche parole, si tratta di un gigantesco database centralizzato che collega i consolati dei Paesi Schengen, all'interno del quale verranno inseriti i dati biometrici (in particolare ovviamente le impronte digitali) di tutti coloro che richiedono un visto di breve durata per entrare in uno dei Paesi dell'area Schengen, nonché le decisioni prese a riguardo.
Lo scopo principale è quello di facilitare lo scambio di questi dati fra i Paesi membri, agevolando sia la procedura per esaminare la richiesta di visto ai consolati, sia i controlli ai valichi di frontiera esterni, dove, confrontando ad esempio le impronte digitali con quelle inserite nel database centralizzato, le guardie di frontiera potranno verificare se la persona che trovano di fronte è la stessa che ha ottenuto il visto dal consolato.
L'avvio del VIS sarà graduale: i primi consolati ad essere collegati sono quelli presenti nei Paesi del Nord Africa.
lunedì 10 ottobre 2011
Frontex: immigrazione irregolare in crescita nel 2^ quarto del 2011
Il 4 ottobre Frontex ha pubblicato il suo rapporto "Risk Analysis" relativo al secondo quarto (aprile-giugno) del 2011. Questi i principali punti evidenziati dal rapporto:
- tutti gli indicatori relativi all'immigrazione irregolare sono cresciuti rispetto al periodo (gennaio-marzo) precedente. Il numero delle persone fermate durante l'attraversamento irregolare di una frontiera ha toccato un livello (41.245) mai raggiunto dalla seconda metà del 2008. Le richieste di asilo sono salite a uno dei livelli più alti (58.544) da quando la raccolta dei dati da parte di Frontex è cominciata.
domenica 9 ottobre 2011
Il Consiglio d'Europa in visita a Lampedusa - Il rapporto
Il 23 e 24 maggio 2011 una sotto-Commissione dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa si è recata in visita a Lampedusa, a seguito di un dibattito urgente svoltosi in aprile in seno alla stessa Assemblea, sul tema degli arrivi massicci di migranti e rifugiati sulle coste dell'Europa del Sud.
La visita a Lampedusa, di cui lo scorso 30 settembre è stato pubblicato il rapporto, rappresenta la prima fra una serie di visite che la sotto-Commissione ha deciso di fare nei Paesi del Mediterraneo interessati dagli arrivi di flussi migratori misti.
Il rapporto, che ripercorre la storia di questo difficile 2011 per l'isola di Lampedusa, contiene alcuni passaggi che meritano di essere sottolineati.
giovedì 6 ottobre 2011
Intervista ad Anneliese Baldaccini (Amnesty International) su Frontex
Con il post di oggi diamo il via a quella che auspichiamo possa diventare una serie di interventi sul blog Asilo in Europa di esperti che possono aiutarci a capire meglio il senso e la portata delle novità di cui via via diamo conto.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto dell'approvazione da parte del Parlamento europeo di una serie di modifiche al Regolamento Frontex. Abbiamo anche scritto del rapporto di Human Rights Watch "The EU's Dirty Hands", che si esprime in termini molto duri nei confronti di Frontex e, in particolare, dell'operazione RABIT al confine fra Grecia e Turchia.
Su questo e altro abbiamo chiesto un parere ad Anneliese Baldaccini, responsabile del settore Asilo e Immigrazione di Amnesty International, Ufficio Istituzioni Europee, Bruxelles.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto dell'approvazione da parte del Parlamento europeo di una serie di modifiche al Regolamento Frontex. Abbiamo anche scritto del rapporto di Human Rights Watch "The EU's Dirty Hands", che si esprime in termini molto duri nei confronti di Frontex e, in particolare, dell'operazione RABIT al confine fra Grecia e Turchia.
Su questo e altro abbiamo chiesto un parere ad Anneliese Baldaccini, responsabile del settore Asilo e Immigrazione di Amnesty International, Ufficio Istituzioni Europee, Bruxelles.
sabato 1 ottobre 2011
Nuova proposta di rifusione della Direttiva Accoglienza - I commenti di ECRE
Avevamo già detto dei commenti di ECRE sulla nuova proposta della Commissione per la rifusione della Direttiva Procedure.
Ecco che ora l'organizzazione con sede a Bruxelles pubblica anche i suoi Commenti sulla nuova proposta di rifusione della Direttiva Accoglienza.
E, come si poteva immaginare, il giudizio sulle modifiche intervenute fra prima e seconda proposta è anche in questo caso negativo.
Secondo ECRE, la nuova proposta riduce le garanzie per i richiedenti asilo sotto diversi aspetti e, al contempo, aumenta le possibilità per gli Stati di derogare a queste garanzie.
Salvo rare eccezioni, dunque, ECRE ritiene che la nuova proposta abbia poco valore aggiunto rispetto all'attuale Direttiva Accoglienza.
La quale, come sottolineato dalla stessa Commissione europea nella sua relazione del 2007, lascia agli Stati un potere discrezionale che "contrasta con l'obiettivo di creare condizioni uniformi nel campo delle condizioni di accoglienza." (punto 4: Conclusioni)
Nel consigliare la lettura completa del documento di ECRE, come al solito molto dettagliato, ci limitiamo qui a segnalare i principali punti critici sollevati:
- la restrizione del concetto di "familiare";
- un generale abbassamento delle tutele per quanto riguarda il trattenimento dei richiedenti asilo;
- la cancellazione del divieto di trattenimento per i minori non accompagnati;
- la reintroduzione della possibilità per gli Stati, in determinate circostanze, di allungare oltre i sei mesi (fissati dalla precedente proposta come limite massimo) il periodo durante il quale i richiedenti asilo non hanno accesso al lavoro;
- la reintroduzione della possibilità per gli Stati di revocare del tutto l'accoglienza in caso di abbandono del luogo di residenza determinato o di domanda reiterata, mentre la proposta del 2008 limitava questa possibilità al caso del richiedente che avesse occultato risorse finanziarie e che dunque avesse indebitamente beneficiato dell'accoglienza.
Ricordiamo che le due nuove proposte di rifusione delle Direttive Accoglienza e Procedure sono state presentate dalla Commissione nel giugno scorso, al fine di rilanciare i negoziati e arrivare all'approvazione entro la scadenza del 2012.
I negoziati sulle precedenti proposte (del 2008 e 2009) si erano infatti arenati.
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