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lunedì 21 gennaio 2013

Gli obiettivi in materia di asilo della Presidenza irlandese del Consiglio UE

Dal 1° gennaio al 30 giugno 2013 la presidenza semestrale del Consiglio dell'Unione europea spetta all'Irlanda, dopo la presidenza di Cipro e prima di quella (1° luglio 2013 - 31 dicembre 2013) della Lituania.

Il 9 gennaio è stato presentato ufficialmente, a Dublino, il programma della presidenza, che poi il primo ministro irlandese ha illustrato al Parlamento europeo in seduta plenaria il 16 gennaio.







lunedì 29 ottobre 2012

Riunione del Consiglio UE del 25 e 26 ottobre - Lo stato dell'arte dei negoziati sul "pacchetto asilo" e altri spunti interessanti


Il 25 e 26 ottobre si è tenuta una riunione del Consiglio UE in formazione Giustizia e Affari Interni. Molti i punti di nostro interesse toccati, a partire dall'approvazione della rifusione della Direttiva Accoglienza.


Il testo passa ora al Parlamento europeo che dovrebbe a sua volta approvarlo senza modifiche, procedendo così alla sua adozione definitiva.
Nei prossimi giorni torneremo ovviamente su questa importantissima novità, per cercare di capire cosa cambia con la nuova Direttiva Accoglienza.

martedì 24 luglio 2012

Conclusioni del Consiglio dell'UE sulla Libia - Diritti umani e assistenza alla gestione delle frontiere


Il 23 luglio il Consiglio dell'UE in formazione Affari Esteri ha adottato alcune conclusioni sulla Libia che sono importanti ai nostri fini.

In particolare, nelle conclusioni del Consiglio si legge che:
  • l'UE sottolinea l'importanza di proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali e invita nuovamente le autorità libiche a indagare sulle denunce di tortura e detenzione illegale e ad assicurare i responsabili alla giustizia. L'Unione europea chiede poi al governo libico di portare tutti i luoghi di detenzione sotto il suo completo controllo.
  • L'UE riafferma la sua disponibilità a fornire ulteriore assistenza alla Libia nel campo della sicurezza e della gestione delle frontiere, in stretta collaborazione con le autorità libiche e in coordinamento con la missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) e con la comunità internazionale. Stabilire frontiere sicure e stabili è la chiave per assicurare una migrazione ben gestita.

Commentando le Conclusioni del Consiglio UE, il ministro italiano Terzi ha detto che esse riprendono “alla lettera le richieste dell'Italia”.


giovedì 15 marzo 2012

Consiglio dell'Unione europea dell'8 marzo - Le Conclusioni sulla solidarietà


L'8 marzo si è tenuto un Consiglio dell'UE in formazione Giustizia e Affari Interni, in cui sono stati affrontati diversi temi di nostro interesse. In particolare, sono state adottate:
  • Conclusioni sulla solidarietà fra Stati membri in situazioni di particolare pressione sui sistemi di asilo;
  • Conclusioni sulle linee-guida per il rafforzamento della governance politica nella cooperazione Schengen;
  • una Decisione che stabilisce le priorità in materia di reinsediamento dei rifugiati per il 2013 e che modifica la Decisione 2007/573/CE che istituisce il Fondo Europeo per i Rifugiati (FER).
Si è poi discusso:
  • l'implementazione del Piano d'azione greco su asilo e immigrazione;
  • lo stato dei negoziati sulla modifica degli strumenti legislativi facenti parte del Sistema europeo comune di asilo;
  • gli sviluppi in relazione ai flussi migratori irregolari.

Nel comunicato stampa del Consiglio, accessibile da un link in fondo a questo messaggio, si ripercorrono succintamente tutti i temi toccati nel corso della riunione.

Per quanto ci riguarda, ci limitiamo a osservare più da vicino due punti: le conclusioni sulla solidarietà fra Stati membri in situazioni di particolare pressione sui sistemi di asilo e la modifica della Decisione FER.
Lo faremo in due differenti messaggi, questo e il prossimo.

Circa lo stato dei negoziati sulla modifica degli strumenti legislativi facenti parte del Sistema europeo comune di asilo, rimandiamo invece a un nostro precedente post (qui).

sabato 10 marzo 2012

La situazione attuale dei negoziati sul "pacchetto asilo" - Un aggiornamento


Il 2 marzo la Presidenza del Consiglio dell'Unione – in capo alla Danimarca per la prima metà del 2012 – ha inviato ai rappresentanti permanenti degli Stati membri presso il Consiglio una breve nota in cui si fotografa la situazione attuale dei negoziati per l'adozione (come si sa prevista entro quest'anno) dei nuovi strumenti del "pacchetto asilo".

Ancora una volta, ricordiamo preliminarmente che, contrariamente agli strumenti della "prima fase" del Sistema europeo comune di asilo, i nuovi atti devono essere adottati seguendo la procedura legislativa ordinaria, che prevede la votazione a maggioranza qualificata (non più all'unanimità) all'interno del Consiglio e un ruolo di co-legislatore per il Parlamento (mentre in precedenza era richiesta solo la sua consultazione). 

Di seguito ripercorriamo brevemente la situazione dei negoziati all'interno del Consiglio sul "pacchetto asilo", facendo riferimento alla nota della Presidenza.


sabato 4 febbraio 2012

Solidarietà fra Stati membri nel campo dell'asilo - parte 1


Il 26 e 27 gennaio scorsi si è svolto un incontro informale dei Ministri Giustizia e Affari Interni dell'UE
In quanto informale, il Consiglio non ha adottato formalmente decisioni.
Tuttavia, la "bozza" fatta circolare dalla presidenza di turno del Consiglio dell'Unione – in capo alla Danimarca per il primo semestre del 2012 – in vista della riunione, ci dà lo spunto per parlare di un concetto importante, quello della solidarietà fra Stati membri nel campo dell'asilo.

Solidarietà è infatti una parola che mette d'accordo tutti, sulla carta e finché ci si limita ad una generica enunciazione.
Ma da qui a trasformare la solidarietà in azioni concrete, ce ne passa.
Basti pensare, volgendo per un attimo lo sguardo a livello globale, al fatto che, come noto – e come ricordato ai Ministri dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati nel corso della riunione informale –, l'80% dei rifugiati nel mondo vive nelle c.d. nazioni in via di sviluppo.
E che il numero delle domande di asilo presentate nei 27 Paesi dell'Unione europea è oggi ben lontano dalle punte raggiunte anni fa
Infatti, dal 2004 ad oggi (secondo dati Eurostat), le domande di asilo sono state sempre al di sotto delle 300.000 unità, quando negli anni 2000-2001-2002 (per non andare ancora più indietro nel tempo) il dato si attestava sempre sopra alle 400.000. 
Insomma, anche la solidarietà verso i Paesi terzi per trovare soluzioni durature per i rifugiati dovrebbe essere una preoccupazione primaria. 
E invece, la risposta degli Stati dell'UE, ad esempio verso i Paesi del Nordafrica in occasione della "Primavera Araba", non si può certo dire che sia stata particolarmente brillante (V. nostro precedente post qui).

Quanto all'Unione europea, e in particolare alle sue politiche in materia di immigrazione e asilo, il concetto di solidarietà fra Stati membri è particolarmente importante.


lunedì 19 dicembre 2011

Consiglio dell'UE Giustizia e Affari Interni (GAI) del 13 e 14 dicembre


Il 13 e 14 dicembre si è tenuto un Consiglio dell'UE nella formazione GAI – Giustizia e Affari Interni. Molti gli argomenti di nostro interesse, diversamente connessi al tema dell'asilo.

Si è infatti parlato, fra le altre cose, di: regime dei visti e liberalizzazione, area Schengen, Sistema europeo comune di asilo, risposta UE alla pressione migratoria, approccio globale alla migrazione e alla mobilità, fondi europei, agenda europea per l'integrazione degli stranieri.

Vediamo i vari punti nel dettaglio.


mercoledì 2 novembre 2011

Consiglio GAI dell'Unione Europea del 27 e 28 ottobre

Il 27 e 28 ottobre si è tenuta una riunione del Consiglio dell'UE nella formazione Giustizia e Affari Interni (GAI). 
Per quanto di nostro interesse, il Consiglio ha preso nota dello stato dei negoziati sul "pacchetto asilo" e ha esaminato i progressi nell'attuazione del piano nazionale greco in materia di asilo e immigrazione.

Quanto al "pacchetto asilo", questo è lo stato dell'arte emerso dalla riunione:
- Direttiva Qualifiche: dopo l'approvazione da parte del Parlamento europeo del testo frutto del compromesso raggiunto lo scorso luglio, l'adozione finale dell'atto avverrà nelle prossime settimane;
- Dublino II: la maggioranza degli Stati membri continua a rifiutare l'idea di un meccanismo di sospensione dei trasferimenti inclusa nella proposta della Commissione;
- Eurodac: i negoziati sono fermi in attesa di una nuova proposta che permetta l'accesso ai dati da parte delle forze dell'ordine;
- Direttiva Procedure e Direttiva Accoglienza: i lavori stanno procedendo, sulla base delle due nuove proposte avanzate dalla Commissione lo scorso giugno.

In particolare, per quanto riguarda la Direttiva Qualifiche, il Consiglio ritiene che le nuove regole renderanno più semplice il processo decisionale e produrranno decisioni in prima istanza più solide, migliorando dunque l'efficienza dell'intero sistema d'asilo e prevenendone l'abuso. Un altro effetto positivo sarà l'approssimarsi dei diritti e benefici fra rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.

Quanto al piano greco su asilo e immigrazione, il Consiglio ne ha discusso l'attuazione e ha preso atto, da un lato, dei progressi e, dall'altro, delle difficoltà di cui soffre il sistema di asilo greco, a causa dall'arrivo costante di grandi numeri di immigrati.


Il Consiglio si è occupato anche di altri aspetti legati alla politica di immigrazione, che ci limitiamo a citare in quanto non direttamente connessi al tema dell'asilo, come l'Agenda europea per l'integrazione presentata dalla Commissione, l'avvio del Sistema di informazione Visti (VIS), la Direttiva sulla creazione di un permesso unico per stranieri per soggiornare e lavorare nell'UE (anch'essa di prossima adozione), la Comunicazione della Commissione sulla cooperazione nel partenariato orientale, la conclusione di un Partenariato per la mobilità fra UE e Armenia.


Vai al Comunicato stampa del Consiglio UE   

lunedì 26 settembre 2011

Consiglio GAI 22 e 23 settembre - Nessun progresso sul Regolamento Dublino

Il 22-23 settembre si è svolto il Consiglio Giustizia e Affari Interni.
Per quanto di nostro interesse, il Consiglio ha discusso lo stato dell'arte dei negoziati sul rinnovo degli strumenti del "pacchetto asilo".

Nel comunicato stampa del Consiglio viene detto che l'attenzione si è concentrata soprattutto sul Regolamento Dublino e, in particolare, sul "meccanismo di valutazione" che, nelle intenzioni della Presidenza polacca (la Polonia è presidente di turno del Consiglio UE fino alla fine dell'anno), dovrebbe servire a prevenire le crisi dei sistemi di asilo.

Tale meccanismo avrebbe un duplice obiettivo: creare fiducia reciproca fra gli Stati e funzionare come meccanismo di allerta, al fine di essere preparati a eventuali crisi e facilitare così le decisioni sull'attivazione del "meccanismo di emergenza", contenuto invece nella proposta della Commissione europea di rifusione del Regolamento Dublino II e attualmente osteggiato dalla maggioranza degli Stati membri.

Ricordiamo che il "meccanismo di emergenza" proposto prevede la possibilità per la Commissione di sospendere temporaneamente tutti i trasferimenti di richiedenti asilo ai sensi del Regolamento Dublino verso un Paese, qualora questo si trovi in una situazione di particolare pressione sul suo sistema di asilo, ovvero qualora il livello di tutela nel Paese in questione non sia conforme alla legislazione UE (con riferimento soprattutto agli standard delle Direttive Accoglienza e Procedure).

Secondo il comunicato stampa del Consiglio, l'idea di un meccanismo di valutazione è stata ben accolta, mentre la maggioranza degli Stati continua a rifiutare il meccanismo di emergenza, anche se accompagnato dal meccanismo di valutazione.

Anche il blog della Commissaria Malmström fa un breve resoconto dell'incontro. E, ancor più chiaramente, ci dice che è andata piuttosto male.  


Non direttamente collegato al tema dell'asilo: il Consiglio non è riuscito a trovare l'accordo necessario per allargare l'area Schengen a Romania e Bulgaria.



Vai al comunicato stampa del Consiglio
Vai al Regolamento Dublino
Vai alla proposta della Commissione di rifusione del Regolamento Dublino

giovedì 15 settembre 2011

La Presidenza del Consiglio chiede lumi sui negoziati

La Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione (ruolo che spetta alla Polonia sino alla fine del 2011) ha prodotto un documento indirizzato ai membri del Comitato dei Rappresentanti Permanenti (COREPER) presso il Consiglio, dunque agli Stati membri, al fine di procedere nei negoziati sulla revisione degli strumenti del Sistema europeo comune di asilo, nel rispetto della scadenza del 2012.


Il documento, che si concentra sulle situazioni di pressione particolare, chiede al Consiglio un parere su due punti importanti emersi nel corso dei negoziati sul "pacchetto asilo".
L'Unione, si dice, dovrebbe dotarsi di meccanismi 1) per prevenire situazioni di pressione particolare e 2) per gestire le crisi che non possono essere prevenute.


Con riferimento al primo punto, il documento propone un meccanismo per valutare la maniera in cui gli Stati membri applicano l'acquis nel campo dell'asilo e in particolare se possiedono la necessaria capacità di affrontare una situazione di accresciuta pressione. Ciò servirebbe, negli intenti del documento, a costruire fiducia fra gli Stati anche perché quelli in difficoltà sarebbero assistiti nello sviluppo di un piano d'azione, la cui implementazione sarebbe poi monitorata e valutata.


Quanto al secondo punto, il riferimento va al già proposto (dalla Commissione) meccanismo di emergenza per la sospensione (solo come extrema ratio) di alcuni trasferimenti in base al Regolamento Dublino. Ciò servirebbe a evitare che una situazione già ingestibile per un Paese sia peggiorata dall'applicazione delle regole di Dublino.
Si tratta di un punto delicatissimo per gli Stati membri e causa del sostanziale stallo nei negoziati con il Parlamento europeo sulla modifica del Regolamento Dublino.


A questo proposito giova sempre ricordare la sentenza di pochi mesi fa della Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso M.S.S. c. Belgio e Grecia.




Vai al documento della Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione

domenica 4 settembre 2011

"No a sistemi di asilo uniformi" - Il contributo di Francia, Germania e Regno Unito ai negoziati

Con un pò di ritardo, segnaliamo questo documento delle delegazioni di Germania, Francia e Regno Unito presso il Consiglio dell'UE sulle nuove proposte di rifusione delle Direttive Accoglienza e Procedure avanzate dalla Commissione lo scorso 1^ giugno.

Il documento è chiarissimo negli intenti: i Paesi in questione affermano che l'armonizzazione nel campo dell'asilo non può in alcun modo portare alla creazione di sistemi di asilo uniformi, dal momento che ciascun Paese ha i suoi vincoli amministrativi e i suoi principi fondamentali da rispettare.
Le delegazioni sottolineano come i loro Paesi siano tra quelli che ricevono il più alto numero di richieste di asilo al mondo. Il che, onestamente, scandalizza solo fino a un certo punto, essendo anche tra i Paesi più ricchi del mondo...

Le nuove proposte della Commissione sono definite più in linea con le necessità degli Stati e, in vista dei negoziati, non manca la minaccia: se i nuovi testi non rifletteranno le preoccupazioni degli Stati i negoziati saranno difficili e l'obiettivo di creare un sistema europeo comune di asilo entro il 2012 potrebbe essere compromesso

Circa la Direttiva Accoglienza, il nuovo testo dovrebbe contribuire alla buone gestione del "problema dell'asilo" e non dovrebbe rendere la richiesta di asilo più "attraente" o aumentare i costi a carico degli Stati.

Per quanto riguarda la Direttiva Procedure, essa dovrebbe essere chiara, efficiente e sostenibile, garantire un alto livello di protezione, mantenendo al contempo quelle previsioni che permettono agli Stati di combattere l'abuso (definito "dirottamento") delle procedure di asilo.


Vai al Documento delle delegazioni di Francia, Germania, Regno Unito

domenica 12 giugno 2011

Conclusioni del Consiglio GAI del 9 e 10 giugno 2011

 

Il Consiglio GAI riunitosi il 9 e 10 giugno 2011 ha adottato alcune conclusioni in tema di protezione internazionale. In particolare il Consiglio:


• si impegna a stabilire entro il 2012 il Sistema europeo comune di asilo che offra un alto livello di protezione basato su procedure eque ed efficaci e che al tempo stesso prevenga il deliberato abuso dei sistemi di asilo degli Stati Membri;

• si felicita dell'inaugurazione dell'Ufficio europeo di supporto per l'asilo che dovrà svolgere un ruolo chiave nel rafforzare la cooperazione pratica, allineando le pratiche degli Stati e rinforzando le loro capacità e fornendo supporto operativo in caso di pressione particolare sui sistemi di asilo;

• ricorda l'impegno a rafforzare la dimensione esterna della politica di asilo dell'Unione, sottolinea l'importanza dei Programmi di Protezione Regionale a questo scopo e si felicita dell'intenzione della Commissione di avviare un PPR in Nord Africa, che comprenda Egitto, Tunisia e Libia. Il Consiglio sottolinea l'importanza di assistere altri Stati stranieri a sviluppare la loro capacità di offrire protezione;

• sottolinea che l'uso strategico del resettlement su base volontaria dovrebbe essere ulteriormente esaminato.



Vai alle Conclusioni del Consiglio GAI del 9 e 10 giugno 2011
Vai al testo del Regolamento che istituisce l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo
Vai alla Comunicazione sull'istituzione di un Programma comune di reinsediamento UE