Siamo molto contenti e soddisfatti di presentare oggi un altro lavoro importante della nostra associazione!
Si tratta di un rapporto di ricerca sulle decisioni assunte dal Tribunale di Bologna sui ricorsi presentati contro le decisioni della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale.
Tale rapporto, frutto dell’analisi di 233 fascicoli del Tribunale di Bologna, rappresenta un primo passo nel tentativo di colmare una lacuna evidente nella ricerca italiana in materia di protezione internazionale. Infatti, nonostante l'importanza e la delicatezza del tema, allo stato attuale lo studio delle motivazioni per cui i ricorsi contro le decisioni delle Commissioni territoriali vengono accettati o respinti e le modalità attraverso le quali i giudici arrivano a una decisione di accoglimento o di rigetto è a dir poco carente.
Oltre a presentare una serie di dati quantitativi, il rapporto si pone l'obiettivo di cercare informazioni più “dense”, che consentano – seppur parzialmente – di dare senso alle pratiche che sottendono le decisioni esaminate e di fare, per così dire, “parlare” i meri dati numerici.
lunedì 18 gennaio 2016
venerdì 15 gennaio 2016
La crisi dell'asilo in Europa - parte 3. Proposta di modifica del Regolamento di Dublino per inserire un meccanismo permanente di ricollocazione
Dopo aver parlato, all'interno del nostro spazio chiamato "La crisi dell'asilo in Europa", delle decisioni in materia di ricollocazione “a beneficio di Italia e Grecia” e della proposta di introduzione di una lista comune europea di Paesi di origine sicuri, ci occupiamo oggi della proposta della Commissione del 9 Settembre 2015 finalizzata a istituire un meccanismo permanente di ricollocazione in fase di crisi.
Come di consueto, presentiamo un'analisi della proposta, seguita da alcune nostre brevi conclusioni.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una proposta di Regolamento che dovrà essere negoziata e approvata dal legislatore europeo secondo la procedura ordinaria. La proposta si compone di due articoli, di cui solo il primo riveste un'importanza sostanziale, in quanto andrebbe a modificare gli artt. 2, 4, 18 del Regolamento Dublino 3 oltre al capo VI dello stesso regolamento, con l'introduzione di una sezione VII intitolata “Meccanismo di ricollocazione di crisi”, che consta di quattro articoli: articolo 33 bis, 33 ter, 33 quater e 33 quinquies.
Come di consueto, presentiamo un'analisi della proposta, seguita da alcune nostre brevi conclusioni.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una proposta di Regolamento che dovrà essere negoziata e approvata dal legislatore europeo secondo la procedura ordinaria. La proposta si compone di due articoli, di cui solo il primo riveste un'importanza sostanziale, in quanto andrebbe a modificare gli artt. 2, 4, 18 del Regolamento Dublino 3 oltre al capo VI dello stesso regolamento, con l'introduzione di una sezione VII intitolata “Meccanismo di ricollocazione di crisi”, che consta di quattro articoli: articolo 33 bis, 33 ter, 33 quater e 33 quinquies.
lunedì 4 gennaio 2016
Asilo in Europa e le COI (Informazioni sui Paesi di origine dei richiedenti asilo)
Siamo
molto contenti di poter finalmente annunciare una novità molto
importante che riguarda la nostra associazione. Dalla fine del 2015
infatti abbiamo avviato un'attività di ricerca
di informazioni sui Paesi di origine dei richiedenti asilo,
anche note con l'acronimo “COI” (Country
of Origin Information).
Di
cosa si tratta?
Non
è superfluo ricordare l'importanza che rivestono le COI nella
pratica di chi lavora nel settore del diritto di asilo.
Da
un lato infatti, questo tipo di informazioni costituisce, ai sensi
della normativa vigente, una prova ai fini del riconoscimento (o
della revoca) di una forma di protezione: l'accesso rapido a
informazioni aggiornate e attendibili sui principali Paesi di origine
è dunque fondamentale sia per chi è chiamato ad assumere decisioni
sulle domande di asilo sia per chi supporta
i richiedenti nel preparare l'esame della loro domanda
(sia esso davanti a una Commissione territoriale o in sede
giurisdizionale).
Dall'altro,
come è ovvio, la conoscenza, sempre aggiornata, dei principali fatti
che riguardano i Paesi da cui provengono i richiedenti asilo è
altresì alla base di un lavoro
di qualità nel campo dell'accoglienza,
in quanto riveste un'importanza decisiva per una corretta
impostazione del delicato processo di “presa in carico” dei
migranti forzati e l'acquisizione di una reciproca fiducia fra
operatore e richiedente.
Non si può inoltre tacere l'imprescindibilità per
chi lavora nella comunicazione
di avere a disposizione informazioni sempre aggiornate e attendibili
sui principali avvenimenti che sono alla base di un fenomeno
così attuale come quello delle migrazioni forzate, di cui sempre più serve offrire letture che non si limitino al momento dello "sbarco" in Italia ma che al contrario considerino soprattutto ciò che avviene nei luoghi di partenza.
Ecco
perché è così importante occuparsi di COI.
Cosa
facciamo?
Asilo
in Europa si propone dunque di supportare il lavoro di istituzioni,
realtà del terzo settore, avvocati, giornalisti, etc..
attraverso due diversi servizi, a seconda delle necessità:
- newsletter periodiche, contenenti brevi informazioni aggiornatissime (in italiano) e i link alle fonti da cui tali informazioni sono tratte. Tali newsletter, a cadenza da concordare, possono concentrarsi sulla situazione di uno o più Paesi (a seconda delle necessità). Si veda, a titolo di esempio, la newsletter che già stiamo curando in collaborazione con il Servizio Politiche per l'Accoglienza e l'Integrazione Sociale della Regione Emilia-Romagna;
- la risposta a quesiti specifici, come ad es.: “Si sono registrati nel corso del 2013 casi di persecuzione o violenze nei confronti dei membri del [partito "x"] in Costa d’Avorio?”; “Si richiede un approfondimento su due gruppi operanti nella zona […] della Nigeria, in particolare eventuali casi di violenze commessi dagli stessi gruppi verso civili nel corso del 2014″; “Qual è il livello di protezione offerto dalle autorità a persone oggetto di minacce a sfondo religioso nella regione [...] del Pakistan?”, etc... Questa modalità consente naturalmente un approfondimento di livello diverso, in quanto è possibile “ritagliare” la ricerca sulle esigenze del caso specifico ed entrare nel dettaglio di fatti anche risalenti nel tempo.
Come
richiedere questi servizi?
Asilo
in Europa sta già collaborando con istituzioni
e realtà del terzo settore
impegnate
nell'accoglienza
dei richiedenti protezione internazionale per fornire loro questo
servizio di supporto, fondamentale per garantire
qualità
del lavoro.
Per
avere maggiori informazioni o per conoscere le modalità di attivazione della
collaborazione, scriveteci a:
ricerche[at]asiloineuropa.it
asiloineuropa[at]gmail.com
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