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lunedì 22 giugno 2015

Programma di reinsediamento europeo - Raccomandazione UE 2015/914

Riprendiamo oggi ad occuparci delle proposte e delle decisioni messe in campo dalle istituzioni europee per affrontare la situazione attuale. Dopo aver analizzato, in due separati post pubblicati nei giorni scorsi, l'Agenda UE sull'immigrazione e la proposta avanzata dalla Commissione in tema di ricollocazione di richiedenti asilo (su cui sono in corso, come noto, intensi negoziati per arrivare alla sua approvazione), ci occupiamo oggi della Raccomandazione 2015/914 della Commissione dell'8 giugno 2015 relativa a un programma di reinsediamento europeo, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE del 13 giugno.

Innanzitutto due precisazioni importanti:
  1. in questo caso non si tratta di una proposta (come nel caso della ricollocazione), ma di un atto giuridico vero e proprio che non necessita di essere discusso e approvato; tuttavia, la Raccomandazione è un atto non vincolante che si limita, appunto, a “raccomandare” ma non impone nulla agli Stati;
  2. mentre per ricollocazione si intende il trasferimento interno all'Unione europea, il reinsediamento consiste nel trasferimento di persone da Paesi terzi verso Stati membri UE.

mercoledì 27 febbraio 2013

EUREMA! Il progetto europeo per il reinsediamento dei titolari di protezione internazionale da Malta

Con il post di oggi ci occupiamo di un progetto europeo denominato Eurema (European Relocation from Malta), finalizzato ad assistere Malta nella gestione del numero elevato di persone titolari di protezione internazionale presenti sul suo territorio. Si tratta di un progetto di reinsediamento avviato nel 2010 e tuttora in corso, nella sua seconda fase. 
Lo facciamo ospitando con grande piacere un intervento di Milena Pacchiotti*, che ringraziamo molto per il suo contributo, di sicuro interesse per i lettori del blog.
Siamo inoltre già in grado di anticipare che avremo modo di tornare ad occuparci a breve di Malta, dal momento che la nostra prossima scheda-Paese all'interno del progetto Asilo negli Stati europei avrà ad oggetto proprio questo piccolo Stato, così interessante ai nostri fini.





lunedì 16 aprile 2012

Approvata modifica del Fondo Europeo per i Rifugiati (FER)

Come da noi ampiamente anticipato (V. precedente post qui), il Parlamento europeo ha approvato, il 29 marzo scorso, la Decisione 281/2012/UE, che modifica la Decisione 573/2007/CE istitutiva del Fondo Europeo per i Rifugiati per il periodo 2008-2013

Nel rimandare a quel nostro precedente messaggio circa l'analisi del contenuto della nuova Decisione approvata, riportiamo di seguito, per comodità di consultazione, il testo consolidato degli articoli della Decisione 573/2007/CE che sono stati modificati (le modifiche sono indicate in neretto).

Come noto, le modifiche alla Decisione istitutiva del FER sono finalizzate alla creazione di un programma comune di reinsediamento UE. Più nello specifico, le modifiche apportate si concentrano sull'art. 13 (soprattutto) e sull'art. 35 della Decisione 573/2007/CE, oltre ad aggiungere a quest'ultima un importante allegato. 
Si noti infine che tali modifiche intervengono su un fondo a cui resta solo poco più di un anno di vita.
Abbiamo già dato conto tempo fa delle proposte avanzate dalla Commissione in materia di Fondi europei nel settore Affari Interni per il periodo 2014-2020. Per questo, le priorità elencate nella presente Decisione saranno valide solo per l'anno 2013 mentre, all'interno del nuovo strumento legislativo, sarà inserito un meccanismo per stabilire le future priorità comuni UE per il reinsediamento.


lunedì 19 marzo 2012

Il programma comune di reinsediamento UE


Il Consiglio dell'Unione dell'8 marzo, riunito in formazione Giustizia e Affari Interni, ha adottato una decisione importante che, a seguito della definitiva approvazione da parte del Parlamento europeo (prevista entro la fine di marzo), modificherà la Decisione 2007/573/CE (che istituisce il Fondo europeo per i rifugiati per il periodo 2008-2013).

La Decisione adottata, in sostanza:
  1. introduce priorità comuni UE nel reinsediamento per l'anno 2013 e
  2. modifica le regole che riguardano il sostegno finanziario che gli Stati membri ricevono per il reinsediamento dei rifugiati da Paesi terzi.
Ciò allo scopo di creare un programma comune di reinsediamento UE, che aumenti l'impatto – umanitario e strategico – del reinsediamento di rifugiati da Paesi terzi a Stati membri UE.

venerdì 23 settembre 2011

Il turno (saltato?) dell'Europa - Amnesty, la Libia e il reinsediamento

Amnesty International ha diffuso una nota informativa in cui punta il dito contro l'immobilismo degli Stati dell'Unione europea nei confronti di migliaia di rifugiati bloccati in Tunisia ed Egitto, in zone limitrofe al confine con la Libia.

La nota, dal titolo "Europe, now it is your turn to act", ricorda che, secondo l'UNHCR, al momento dello scoppio della guerra, si trovavano in Libia "circa 8.000 rifugiati riconosciuti e circa 3.000 richiedenti asilo", provenienti soprattutto da Paesi del Corno d'Africa, ma anche da Costa d'Avorio e Irak.
Si tratta di persone che non possono tornare nei rispettivi Paesi di origine per via dei rischi che correrebbero e a cui né Egitto né Tunisia possono offrire soluzioni durature. Né il ritorno in Libia può essere considerato una valida alternativa.
L'unica opzione per loro è dunque il reinsediamento.

Che tuttavia, come si sa, non è un obbligo per gli Stati di destinazione, bensì un atto di buona volontà.
Non ci sorprende troppo, dunque, leggere nella nota di Amnesty che la risposta degli Stati dell'UE è stata fin qui "totalmente inadeguata".

Del resto, secondo le stime dell'UNHCR (Global Trends 2010), le persone che nel mondo necessitano di reinsediamento sono, nel 2011, più di 800.000, mentre la quota annuale offerta dagli Stati arriva ad 80.000 posti.
Nel 2010, sempre secondo l'UNHCR, sono state reinsediate 98.800 persone, di cui 71.400 negli Stati Uniti, 12.100 in Canada e 8.500 in Australia...


Si noti che nel 2009 la Commissione europea ha presentato una Comunicazione sull'istituzione di un programma comune di reinsediamento UE.
Tale programma comune, basato su una modifica della Decisione FER III che riconoscerebbe assistenza finanziaria agli Stati che provvedono al reinsediamento conformemente a delle priorità annuali comuni, avrebbe comunque come principio-guida il fatto che "la partecipazione degli Stati membri al reinsediamento dovrebbe restare volontaria".



Vai alla nota informativa di Amnesty
Vai alla Comunicazione sull'istituzione di un programma comune di reinsediamento UE
Vai alla proposta della Commissione di modifica della Decisione FER III

domenica 17 luglio 2011

Una travolgente ospitalità e solidarietà...


 ...del popolo tunisino.
Così la delegazione di parlamentari europei di diversi gruppi politici (PPE, S&D, Verdi, ALDE) ha commentato, in una dichiarazione comune, la visita di 4 giorni in Tunisia (13-16 luglio) per valutare la sitazione dei migranti e rifugiati. 

Al di là della sorpresa con cui i nostri rapresentanti in Europa sembrano aver reagito davanti alle condizioni di vita - definite "estreme" - degli immigrati raccolti nei campi in Tunisia e alla "travolgente ospitalità e solidarietà del popolo tunisino", ciò che ci interessa qui è la richiesta della delegazione agli Stati UE di "sostenere con più forza il reinsediamento dei rifugiati provenienti dale zone di guerra". La risposta degli Stati membri in tema di resettlement, ma purtroppo non è una novità, è stata "debole rispetto agli sforzi intrapresi da Norvegia, Stati Uniti e Canada".