giovedì 17 ottobre 2013

Il programma di lavoro dell'EASO per il 2014

L'EASO, l'Agenzia dell'Unione europea di sostegno agli Stati membri in materia di asilo, ha pubblicato alcune settimane fa il suo “Programma di lavoro 2014”, che è stato formalmente adottato dal Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia il 16 settembre 2013.
Si tratta di un documento importante che traduce la strategia dell'Agenzia in obiettivi e che costituisce la base per la pianificazione del budget (che per il 2014 è per il momento fissato in 14,5 milioni di euro). Il programma descrive anche quelle che saranno le attività dell'EASO nel 2014. 





Nelle prossime righe cerchiamo di entrare nello specifico della varie voci del programma, esercizio utile anche per cercare di conoscere meglio questa Agenzia



Per il 2014, le priorità dell'EASO sono:
1. supportare l'applicazione da parte degli Stati membri delle rinnovate regole del Sistema europeo comune di asilo, attraverso corsi di formazione, attività di cooperazione pratica, informazioni sui Paesi di origine dei richiedenti asilo (COI) e monitoraggi sulla qualità;
2. continuare a sviluppare il meccanismo di allerta preventivo;
3. fornire supporto operativo alla Grecia e supporto speciale all'Italia

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Il giorno stesso in cui pubblicavamo questo post, usciva un comunicato stampa dell'EASO che informava che l'Agenzia ha firmato un accordo con la Bulgaria per fornire sostegno a quel Paese fino a settembre 2014
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Le principali attività dell'EASO per il 2014 si dividono in cinque categorie: 

1. Supporto permanente
Rientrano in questa categoria le attività di sostegno all'implementazione degli strumenti del Sistema europeo comune di asilo e all'incremento della qualità dei sistemi di asilo e delle procedure asilo. 

In particolare, si tratta delle seguenti attività:
- formazione;
- supporto alla qualità dei sistemi di asilo degli Stati membri attraverso manuali, sistemi di monitoraggio,...;
- COI (informazioni sui Paesi di origine): l'obiettivo è quello di sviluppare un sistema COI europeo, migliorando e uniformando gli standard di ricerca COI. Saranno prodotte almeno due ricerche COI (dopo quelle sull'Afghanistan del 2012; il programma di lavoro del 2013 prevedeva altri due rapporti COI di cui però non abbiamo avuto notizia pubblicamente);
- cooperazione pratica: l'EASO organizzerà conferenze, workshops, incontri, al fine di discutere e avviare azioni su vari temi di rilevanza europea nel campo dell'asilo;
- programmi specifici: l'EASO parteciperà a (e svilupperà) programmi e attività specifici (ad es., in materia di minori non accompagnati e tratta); sono previste anche collaborazioni con i tribunali e le corti degli Stati membri


2. Supporto speciale
Il supporto speciale dell'EASO consiste in attività a beneficio degli Stati membri che necessitino di un miglioramento della qualità del loro sistema di asilo

Recentemente, proprio l'Italia ha concordato con l'EASO un Piano di supporto speciale fino alla fine del 2014. Asilo in Europa ha chiesto di avere accesso a questo Piano, ottenendo risposta negativa. Cogliamo l'occasione per ribadire l'importanza di pubblicare il Piano.

In generale, comunque, il supporto speciale dell'EASO, come si legge nel programma di lavoro 2014, consiste in:
- un sostegno “su misura” (ovvero misure specifiche per assistere gli Stati che necessitano di sostegno relativamente al loro sistema di asilo e all'accoglienza);
- capacity building;
- scambio di informazioni e buone prassi sulla ricollocazione interna all'Unione europea di beneficiari di protezione internazionale (sulla base del progetto pilota EUREMA, che ha interessato Malta).


3. Supporto d'emergenza
Gli Stati membri che sono interessati da situazioni di “forte pressione” possono fare richiesta all'EASO di un supporto di emergenza. A tale scopo, l'EASO ha formato un gruppo di esperti da cui attingere per dispiegare le “squadre di intervento rapido” in grado di fornire assistenza agli Stati. 
Nel 2014, l'EASO continuerà a fornire questo tipo di supporto alla Grecia. È previsto l'invio in Grecia di 55 squadre di intervento rapido tra 2013 e 2014. 
Nel programma di lavoro si legge che nel 2014 verrà dedicata una particolare attenzione, all'interno del supporto di emergenza, all'accesso effettivo alla procedura di asilo




4. Supporto in materia di informazione e analisi
Il programma di lavoro prevede che nel 2014 l'EASO svilupperà un sistema di documentazione sui sistemi di asilo degli Stati membri, oltre che un primo database sulla giurisprudenza europea e dei diversi Stati in materia di asilo. 

Inoltre, l'Agenzia continuerà a pubblicare un rapporto annuale sull'asilo nell'UE.

L'EASO si è visto poi attribuire un ruolo molto importante dal nuovo Regolamento Dublino, il cui art. 33 prevede l'introduzione di un meccanismo di allerta rapido, di preparazione e di gestione delle crisi, finalizzato a individuare rischi di speciale pressione e/o problemi nel funzionamento del sistema di asilo di uno Stato membro (si veda su questo la nostra analisi del Regolamento Dublino III articolo per articolo). A questo scopo, il programma di lavoro 2014 prevede che l'EASO raccoglierà ed analizzerà costantemente i dati necessari a fornire allerte su nuovi flussi di richiedenti asilo nonché sulla capacità degli Stati di rispondere a questi flussi e produrrà rapporti mensili e trimestrali su argomenti specifici.


5. Supporto a Paesi terzi
Nel 2014 l'EASO sarà anche in condizione di realizzare attività specifiche di supporto alla dimensione esterna del sistema europeo comune di asilo. In particolare, tali attività saranno dirette a facilitare la cooperazione tra gli Stati membri e i Paesi terzi su:
- reinsediamento: l'EASO svolgerà un ruolo di coordinamento nello scambio di informazioni sul tema del reinsediamento, al fine di rinforzare il ruolo dell'Unione europea in quest'area e cercherà di sviluppare metodologie e strumenti per rinforzare la capacità degli Stati membri di reinsediare;
- capacity building: l'EASO sosterrà  i Paesi confinanti con l'Unione europea nella costruzione o rafforzamento dei loro sistemi di asilo e supporterà l'implementazione dei programmi di protezione regionale e di altre attività dirette a trovare soluzioni durature per i rifugiati in quei Paesi.

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