Sotto, una breve presentazione scritta dalla stessa autrice. La versione integrale della tesi è invece come sempre scaricabile dalla pagina dedicata del nostro sito.
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International protection in case of extraordinary arrivals in Italy from the early 1990s to 2012
Senior Dissertation, John Cabot University
Nel 2012, decine di migliaia di migranti e richiedenti asilo sono sbarcati sulle coste del sud Italia, in cerca di riparo dalla situazione di violenza e forte instabilità che affliggeva il nord Africa. L’arrivo di un alto numero di persone ha fortemente destabilizzato il sistema di accoglienza e di protezione italiano: se da una parte, infatti, le modalità di prima accoglienza e ricezione dei richiedenti asilo sono state critiche, dall'altra non era chiaro quali strumenti utilizzare per garantire a queste persone accesso alla protezione internazionale. Queste problematiche non sono nuove all'Italia: durante gli anni ’90, infatti, il nostro paese è stato tra le principali destinazioni di flussi migratori di massa da Albania, Yugoslavia e Kosovo. Questa ricerca si concentra sull'efficacia del sistema di protezione che l’Italia garantisce a chi, in situazioni di arrivi straordinari, richiede protezione internazionale.
La tesi discute in particolare l’evoluzione della normativa nazionale sull'asilo, con l’obiettivo di verificarne l’applicazione in tre diversi case studies: si prendono infatti in considerazione i flussi migratori straordinari conseguenti la crisi albanese nel 1991 e 1997 e il collasso della Yugoslavia nella metà degli anni ’90, con un riguardo particolare al caso di Roma e Sinti. Infine, si guarda all'efficacia della normativa italiana ed europea nel garantire protezione nel caso dei forti flussi migratori che hanno seguito la primavera Araba nel 2012.
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